SILVIA BARDI
Cosa Fare

Dalla via Vecchia Aretina a quella dei Cavalieri: quattro percorsi storici in una guida

Pubblicata da Aska e curata dal Cai Valdarno Superiore e dall'Accademia del Poggio accompagna alla scoperta di antichi tracciati tra Arezzo e il Valdarno

Trekking tra Arezzo e Valdarno

Arezzo 13 marzo 2020 - Camminare, fare i turisti a casa, scoprire con occhi nuovi le nostre ricchezze. Tutto in una guida che per la prima volta ha messo insieme quattro percorsi storici nel Valdarno Superiore tra  Arezzo e Firenze, edita da Aska e curata dal Cai sezione Valdarno Superiore e dall’Accademia valdarnese del Poggio frutto di un lungo lavoro di ricerca storico artistica e naturalistica sui percorsi escursionistici del Cai  dettagliati di foto,  cartina altimetrica, informazioni, codici QR e tracciabili su Gps. Un viaggio a piedi per conoscere la bellezza dei territori di casa nostra, le tracce storiche, assaggiarne le specialità gastronomiche. Le quattro vie sono la Sancti Petri, versione medievale di un tracciato romano da Arezzo a Fiesole che segue in buona parte il tracciato della Setteponti, era il cammino dei pellegrini che nel Medioevo si dirigevano a Roma, un itinerario ricchissimo di storia tra pievi romaniche e olivi con tappe a  Bagno a Ripoli, Rignano sull’Arno, Reggello, Loro Ciuffenna e Laterina.

C’è la Via Vecchia Aretina di fondovalle  che il Granduca Leopoldo volle come via maestra tra Firenze e Arezzo e che tocca Bagno a Ripoli, Palazzolo, San Giovanni Valdarno, Levane, Laterina.  C’è la Via dei Cavalieri, tra castelli e ville signorili che da Bagno a Ripoli passa per Loppiano, Castelnuovo dei Sabbioni, Mercatale Valdarno e Montalto. E la Via dei Monaci, quella della transumanza sul crinale dei monti che dividono il Valdarno dal Chianti con vestigia che testimonio l’antica presenza di benedettini, camaldolesi e vallombrosani sempre da Bagno a Ripoli passando per Poggio alla Croce, Badiaccia Montemuro, Castello di Solata e Pieve a Presciano. Naturalmente tutti possono essere percorsi anche in senso inverso e ognuno ha cinque tappe di venti chilometri l’una, modulabili secondo il tempo che si ha a disposizione. Una guida preziosa per chi ha riscoperto il piacere di fare i turisti a casa propria.