Milano, 26 maggio - La svolta che nella notte ha consentito di far luce sulle cause del tragedia della funivia Stresa-Mottarone di domenica scorsa, costato la vita a 14 persone, tra cui due bimbi, lascia sgomenti ed esterrefatti per quelle morti evitabili. Questa notte sono state fermate tre persone, il proprietario della società che gestisce l'impianto, il direttore e il capo operativo del servizio, i quali al termine di un lungo interrogatorio hanno ammesso di aver manomesso i freni per evitare ulteriori interruzioni del servizio.
"La rabbia per quanto accaduto e per le rivelazioni della nottata lasciano senza parole - sottolinea il presidente lombardo Attilio Fontana -. L'unica luce di speranza di questa storia rimane il piccolo Eitan, salvato dall'abbraccio del papà. Resta il dolore per le vittime di una strage che doveva essere evitata".
E sempre in merito agli ultimi sviluppi dell'indagine sulla tragedia del Mottarone, il presidente della Comunità ebraica di Milano, Milo Hasbani ha sottolineato: Siamo contenti dell'impegno della magistratura per fare luce sull'accaduto, per noi questo è molto importante. Adesso chiediamo chiarezza e che tutta la verità venga fuori al più presto possibile".