Minorenne vuole vaccinarsi Dal giudice alt al padre no-vax

Busto Arsizio, per il Tribunale l’opposizione del genitore non è scientifica. Affidate alla madre in via esclusiva le scelte di carattere sanitario sulla figlia

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di Christian Sormani

Lei si vuole vaccinare contro il covid, ma il padre nega l’inoculazione. Una vicenda che è finita in tribunale a Busto Arsizio - col giudice che ha dato ragione alla giovane - una ragazza adolescente che ha deciso, appoggiata dalla madre, di trascinare in un contenzioso legale il genitore preoccupato per la sorte della figlia dopo aver letto per mesi di alcuni effetti avversi del vaccino rna. La giovane, non presente in aula, tramite il proprio avvocato ha presentato una certificazione, firmata da un medico, che ha attestato l’assenza di patologie che potrebbero essere considerate come controindicazioni nel caso di vaccinazione. Da qui la decisione del giudice che ha evidenziato come "l’opposizione del padre non fosse fondata su basi scientifiche e comunque in contrasto con le interpretazioni più veritiere e credibili formulate dalla comunità scientifica e prese a base dell’attuale normativa in materia di protezione dal Covid".

Il giudice del tribunale di Busto Arsizio ha quindi voluto dar credito alle indicazioni fornite dalle autorità sanitarie escludendo tutte le posizioni sostenute e condivise in contesti esterni ed estranei alla comunità scientifica portate avanti dal padre. Il giudice ha fatto poi riferimento alla nuova normativa sul super green pass che risulta oltremodo penalizzante per i non vaccinati con regole speciali per arginare il contagio da Sars-CoV-2. "È significativo che da ieri sia entrata in vigore una normativa più penalizzante per i soggetti non vaccinati - ha scritto il giudice nell’ordinanza -. Preso atto della chiara volontà della minore espressa tramite il curatore speciale di vaccinarsi, la ragazza potrà come richiesto dalla madre e dalla stessa figlia, vaccinarsi con il vaccino contro il covid". Una vicenda che ha creato anche una frattura in famiglia con lo stesso giudice che ha disposto l’affido condiviso tra i genitori, ma con facoltà alla madre di operare in via esclusiva sulle scelte di carattere sanitario per la figlia. "Solo su questa voce, ed è importante sottolinearlo, viene limitata la responsabilità genitoriale del genitore dissenziente", sottolinea l’avvocato Fabrizio Tronca, facendo riferimento tra l’altro a recenti decisioni assunte da giudici a Milano e a Parma. "Evidenzierei poi in generale - prosegue - la tendenza univoca dei tribunali di apprezzare e valorizzare l’ascolto del minore, in linea con quello che è da tempo un principio riconosciuto". L’orientamento della giurisprudenza sulle vaccinazioni (obbligatorie o non) è nel senso che ove vi sia un concreto pericolo per la vita o la salute del minore (per la gravità e la diffusione del virus) e vi siano dati scientifici univoci e concordati che quel determinato trattamento sanitario risulta efficace, il giudice potrà sospendere momentaneamente la capacità del genitore contrario al vaccino.