Spezia-Cagliari, deciso Italiano: "Qualità alta, attenzione massima e diremo la nostra"

Il tecnico degli aquilotti consapevole della posta in palio nella sfida contro i sardi. “Dovremo entrare in campo con l'atteggiamento giusto”

Vincenzo Italiano

Vincenzo Italiano

La Spezia, 19 marzo 2021 – Appuntamento molto importante per lo Spezia domani, sabato, alle 18 al Picco, con avversario il Cagliari. Una vera sfida salvezza, con i sardi attualmente sotto in classifica agli aquilotti, in piena zona retrocessione, ma con valori da altra posizione.

Domani troverà un Cagliari rigenerato, con i punti di forza sugli esterni. Ha previsto delle strategie particolari?

“Il Cagliari è pericoloso in tutti i suoi elementi, in tutti i reparti – esordisce il tecnico aquilotto Vincenzo Italiano - Una squadra formata da giocatori che hanno la possibilità di venir fuori da questa situazione di classifica. Un team costruito con elementi di altissimo livello, non sto qui a nominarli perché sono davvero tanti. I punti di forza son innumerevoli. Dal cambio di guida tecnica ha cominciato a cambiare marcia dal punto di vista dei risultati. È una squadra temibilissima, perché se il passo falso con la Juve è arrivato, secondo me mentalmente sta molto bene, domani per noi deve essere una di quelle partite dove non si può sbagliare l'atteggiamento. Quello che in tante gare abbiano dimostrato e fatto vedere, ovvero quello delle grandi prestazioni”.

Attestati di stima da parte dei tifosi, sia al campo di allenamento che attraverso i media. Quanto vi fa piacere?

“Siamo tutti consapevoli, dell'amore, della passione che ha questa tifoseria nei confronti di questa squadra. Per noi è una responsabilità maggiore, quello che abbiamo sempre cercato di dimostrare in tutto questo campionato. Sappiamo che soffrono per non essere al Picco, il primo anno in questa categoria, però le loro manifestazioni di fiducia ci danno una carica in più. Posso dire che tutte le volte che si scende in campo, lo si fa anche per loro, per cercare di renderli orgogliosi della propria squadra. Il massimo lo diamo sempre, si può vincere o perdere. L'atteggiamento poche volte lo sbagliamo. Dovremo entrare in campo al 100 per cento tutti”.

Obiettivo vincere, ma sarà importante almeno non perdere?

“È già successo con il Parma e il Benevento. Noi prepariamo tute le gare per cercare di vincerle, di ottenere il massimo della posta in palio. Una formazione deve preparare le partite in questo modo, poi in base a come si evolve la gara, allo sviluppo della partita, a come si indirizza, si cerca di metterla a posto e raddrizzarla. Cercheremo di andare forte, e mettere in difficoltà una squadra fortissima. Se la qualità è alta e l'attenzione massima, potremo dire la nostra anche domani”.

Quanto conta nell'aspetto psicologico dei suoi giocatori, la fisicità e la qualità del centrocampo del Cagliari?

“La formazione sarda è forte dappertutto. Ha gente giovane che può dare freschezza, persone di valore assoluto in tutti i reparti. I ragazzi lo sanno, i loro punti di forza, sanno come si può mettere in difficoltà. Dal punto di vista mentale, siamo consapevoli che è una gara importante, e che poi ci saranno altre 10 e 30 punti a disposizione. Comunque non finisce qua, una battaglia che ne seguirà altre”.

Al termine della scorsa partita aveva parlato di alcune cose che non le erano piaciute, nell'atteggiamento dei suoi uomini. Ne avete parlato in settimana?

“I ragazzi sanno che non ho nulla da nascondere. Anche per quel che riguarda le conferenze pre e post gara, sanno tutto. Non va bene alternare 45 minuti fatti in un modo e 45 in un altro, è molto pericoloso, però penso che non sia un qualcosa di voluto. Sono partite che nascono in un determinati modi, che dobbiamo indirizzare in modo diverso. Bisogna lavorare perché questo non accada. Le gare diventano sempre più importanti perché i punti a disposizione sono sempre meno. Siamo consapevoli che dobbiamo tutti alzare l'asticella dell'attenzione, essere poco superficiali e dare anche più del 100 per cento, a volte può non bastare”.