Meteo, arriva Lucifero: temperature africane fino a 48° ed è emergenza incendi

Arrestato anche un piromane. E il nuovo rapporto Onu sul clima è drammatico: "Il peggio deve ancora venire e a pagarne il prezzo saranno i nostri figli"

Clima rovente e  città impraticabili, è la previsione fino a Ferragosto

Clima rovente e città impraticabili, è la previsione fino a Ferragosto

L’anticiclone subtropicale africano Lucifero si sta espandendo con sempre maggiore forza dalle terre natie per raggiungere il nostro Paese: quella appena iniziata sarà la settimana più calda dell’estate 2021, con temperature che potranno raggiungere i 47-48°C al Sud. Non ci saranno però solo le temperature a tratti eccezionali a rendere questa fiammata africana forse la più intensa della stagione, ci penserà pure la durata visto che almeno fino a Ferragosto non si intravedono segnali di cambiamento. 

Il team del sito www.iLMeteo.it spiega che la massa d’aria in arrivo si preannuncia a dir poco rovente con temperature fino a 28/30°C a 1500 metri di altezza (la quota che solitamente viene usata dagli esperti per valutare la massa d’aria). Nella pratica questo potrebbe tradursi in temperature massime fino a 47-48°C al Sud e sulle due Isole Maggiori tra martedì 10 e giovedì 12 agosto. Ma i termometri saliranno decisamente anche al Centro-Nord dove tuttavia non si toccheranno valori così elevati (fino a 38°C a Roma, Firenze, Bologna) ma ci penserà il fenomeno dell’afa a rendere il tutto ancor più insopportabile. 

Nel dettaglio. Al nord: occasionale temporale tra bellunese e udinese, sole altrove. Al centro: soleggiato e caldo. Al sud: sole e caldo. Martedì 10. Al nord: sole e caldo. Al centro: tanto sole, caldo in aumento. Al sud: sole prevalente. Mercoledì 11. Al nord: sole e caldo afoso in pianura. Al centro: sole e caldo afoso nelle grandi città. Al sud: clima bollente e soleggiato. Giorni successivi con caldo in aumento. Ma le alte temperature portano con sé anche il problema dei roghi nelle aree boschive.

Non bastassero gli incendi spontanei, inoltre, che stanno divampando per le alte temperature in molte zone della penisola, un piromane è arrestato in flagranza mentre appicca un incendio. E’ l’esito di un’operazione condotta dal Nucleo operativo e radiomobile dei carabinieri di Cammarata (Agrigento) in materia di tutela delle aree rurali e boschive nella zona della “montagna” e contrasto al fenomeno degli incendi estivi. E mentre la Grecia brucia, e l’Europa promette sostanziosi aiuti alle zone colpite dai roghi, a preoccupare è anche il nuovo rapporto dell’Onu.

“Il peggio deve ancora venire e a pagarne il prezzo saranno i nostri figli e nipoti, piu’ che noi stessi”, spiegano nel documento gli esperti del Gruppo Intergovernativo sul Cambiamento Climatico (Ipcc) delle Nazioni Unite che sara’ presentato oggi alle 10. La ricetta per riportare il termometro in equilibrio consiste nel dimezzare le emissioni di gas serra entro il 2030 e portarle a uno zero netto entro il 2050. Se non si inverte la rotta, evidenziano gli scienziati, nel 2030 potremmo arrivare a 3 gradi e nel 2.100 fino a 4. 

Alla pubblicazione hanno lavorato 234 scienziati di 195 Paesi riuniti dal 26 luglio a porte chiuse e virtualmente per negoziare riga per riga, parola per parola, le previsioni degli esperti Onu sul clima che aggiornano le ultime stilate sette anni fa. Il tutto, mentre si susseguono disastri naturali in tutto il mondo, dalle inondazioni in Germania e Cina ai maxi incendi in Europa e Nord America. Una delle questioni centrali sara’ la capacita’ del mondo di limitare il riscaldamento globale a +1,5 C rispetto all’era preindustriale, obiettivo ideale dell’Accordo di Parigi.