Strage, l’attesa si prolunga. Slittano le richieste dei Pm

Ecco perché, secondo l’accusa, sono colpevoli le singole società

La strage di Viareggio

La strage di Viareggio

Viareggio, 19 settembre 2016 - E’ ATTESA per oggi pomeriggio la prima grande svolta al processo in corso al Polo fieristico di Lucca sull’incidente ferroviario del 29 giugno 2009. I pubblici ministeri Salvatore Giannino e Giuseppe Amodeo hanno infatti preso di fronte al Collegio giudicante (presidente il giudice Gerardo Boragine) il «solenne impegno» di formalizzare le richieste di rinvio a giudizio per tutti o una parte dei 33 imputati e delle società coinvolte. Dai quattro giorni di requisitoria si capisce che a loro avviso le società siano tutte colpevoli dei reati contestati: omicidio plurimo colposo, disastro ferroviario, incendio e lesioni colpose. Vediamo perché.

Jungenthal. E’ l’officina tedesca dove si svolse (o non si svolse, secondo i Pm) l’ultima revisione sull’assile collassato nel novembre 2008: non si accorsero della presenza della ruggine e di una cricca di corrosione profonda 11-12 millimetri.

Gatx. E’ la multinazionale proprietaria del carro merci che trasportava Gpl. Secondo i Pm si è affidata colpevolmente a un’officina che non aveva né i requisiti né le strumentazioni adatte per compiere le manutenzioni sul materiale rotabile. La Gatx non ha mai predisposto la tracciabilità dei pezzi dei suoi carri, vecchi anche più di 30-35 anni come l’assile che si ruppe a Viareggio.

Cima Riparazioni. E’ l’officina del mantovano che montò l’assile arrivato dalla Germania sul treno merci. Secondo i Pm un semplice esame visivo avrebbe consentito loro di farsi venire qualche dubbio: una targhetta che indicava la presenza di alveoli di corrosione e gli strati di vernice grossolanamente non omogenei dovevano instillare il dubbio. Per i Pm dovevano effettuare o richiedere un esame approfondito e fermare il carro.

Fs Logistica. E’ la società delle Fs che ha stipulato il contratto di noleggio dei carri con la Gatx. Secondo i Pm in base al contratto stesso e alle leggi, in quanto locatario aveva l’obbligo di richiedere adeguata informazione sui singoli elementi del carro e su come e chi aveva effettuato la manutenzione.

Trenitalia. E’ la società delle Fs che svolge funzione di impresa ferroviaria. Si prese carico del convoglio per effettuare il servizio, con propri locomotori, sulla tratta Trecate-Gricignano. Per l’accusa aveva il compito e il dovere di sapere cosa stava trasportando sulle linee italiane, vale a dire merce pericolosa su carri vecchi di quasi 40 anni senza richiedere, come avrebbe dovuto fare, adeguata informazione su storia e manutenzioni effettuate.

Rfi. E’ la società di Fs che gestisce la rete ferroviaria. Per i Pm doveva sapere e controllare quello che passa sui suoi binari. E poteva non rilasciare il certificato di sicurezza a Trenitalia perché non aveva ottemperato al suo ruolo di impresa ferroviaria.

Fs. E’ la holding, la capogruppo che tutto sovrintendeva. Gli ordini, per i Pm, partivano dall’alto sia in materia di norme sulla sicurezza del lavoro, che sui contratti effettuati e i controlli da mettere in atto sui carri provenienti dall’estero.