La Datcha ha fatto centro, ma Tinkoff non si è visto

Il made in Italy per l’esclusivo galà in abito lungo

Un momento della festa

Un momento della festa

Forte dei Marmi, 21 luglio 2017 - Cavalletti sulla sabbia e luci come lucciole ad incorniciare le tele dipinte col vino. Un allestimento elegante e surreale per l’atteso evento che ha sancito la prima apertura de La Datcha a poco più di 100 selezionati ospiti. L’appuntamento organizzato dall’istrionico esperto d’arte Cristiano Merra ha fatto centro, conferendo una completa allure dello stile made in Italy allo stabilimento balneare sicuramente più chiacchierato, l’acquisto del ‘paperone’ Oleg Tinkoff, fino a sabato rimasto impenetrabile.

E chi si aspettava sfarzi o spacconate in piena linea con i gusti moscoviti è stato accolto invece da un bagno decisamente basic con una manciata di tende, esaltato proprio da un cocktail galà difficile da ripetere, con signore in mise d’eccezione. Protagonisti i dipinti dell’eno-artista Elisabetta Rogai che in «Wine and champagne on canvas» ha proposto alcune opere puntellate da luci retrostanti: volti di donna dalle tonalità di Bacco, che presto sbarcheranno di nuovo in Oriente.

Sempre ad esaltare la sofisticata abilità tutta italiana il maxi cappotto in pitone e pelliccia dello stilista messicano Josè Sanchez che ha scelto i laboratori di manifattura toscani per esaudire un capriccio modaiolo da 35mila euro di un’americana. L’ingresso era rigorosamente su invito: tra i primi ad arrivare il giornalista Alessandro Sallusti con Patrizia Groppelli e poi l’artista moscovita Olga Abramova, l’ex gloria del tennis Paolo Bertolucci con lam signora Lilly titolare dei brand Byblos e Genny (tutta in oro abbigliata), il prefetto di Lucca Laura Simonetti, il comandante dei carabinieri di Forte Giuseppe Alaimo, l’ex sindaco Umberto Buratti, la manager dell’hotel Principe Cristina Vascellari, la consigliera regionale della Lombardia Maria Teresa Baldini per proseguire poi con il delegato di Casa Savoia Giovanni Duvina, la nobildonna Anna Maria Carolei, la principessa Colonna fino a Bianca Brandimarte, a Virginio Battanta alla guida di una delle più importanti realtà imprenditoriali milanesi nel settore immobiliare e al chirurgo Alessandro Littara.

Solo per citarne alcuni visto che altri, per garantire loro la massima privacy, sono stati volutamente segnati nell’elenco di ingresso con cifre o numeri in codice. Il cenacolo culturale sulla sabbia è stato arricchito da prodotti ricercati: dai formaggi al vino di Paolo Piacenti, ai mini dessert di Tony Caffarelli fino al panettone estivo della pasticceria Patalani di Viareggio, mentre l’open bar è stato curato da Christian Maira. A chi domanda: «I russi c’erano?», rispondiamo: «Pochissimi, perchè la vera occasione (come evidenziato dallo stesso Merra nel suo intervento) era di esaltare eccellenze tutte nostrane».

Francesca Navari