Risparmiatori, Federconsumatori attacca Bankitalia

"Non ha vigilato, ora deve risarcire". Crac-credito: un squadra di legali studia la ‘class action’

La protesta davanti a Banca Etruria ad Arezzo

La protesta davanti a Banca Etruria ad Arezzo

Perugia, 6 gennaio 2015 - «SE CI SARANNO le condizioni eserciteremo un’azione collettiva risarcitoria nei confronti di Bankitalia per mancata vigilanza». E’ quanto afferma Alessandro Petruzzi, presidente regionale di Federconsumatori, che ieri ha incaricato un pool di avvocati, sia umbri che internazionali, di verificare se esistono i presupposti per agire nei confronti della Banca d’Italia a tutela dei risparmiatori coinvolti nel caos del decreto «salva-banche». L’associazione che difende i consumatori del «Cuore verde» prepara la battaglia con una vera e propria offensiva legale, che punta al riconoscimento del danno causato dal mancato controllo sull’emissione dei «titoli spazzatura».

IN ATTESA degli sviluppi giudiziari, però, gli ex obbligazionisti umbri che si sono visti azzerare i propri risparmi continuano la protesta e si danno appuntamento nella Capitale martedì prossimo, con un presidio organizzato a livello nazionale davanti alla Consob. «Colpevole anch’essa – sottolinea Petruzzi – della mancata vigilanza su una situazione che ha mandato in fumo i risparmi di migliaia di cittadini indotti ad acquistare prodotti finanziari ad alto rischio senza la dovuta informazione». Il pullman diretto a Roma partirà alle 6.30 da Gubbio con fermate a Costacciaro, Sigillo, Gualdo Tadino, Foligno e Spoleto. Anche l’Adoc Umbria continua a tenere alta l’attenzione sulla vicenda. «La nostra struttura e i nostri professionisti – spiega il presidente, Angelo Garofalo – sono già pronti per avviare le opportune iniziative per il recupero degli importi espropriati all’indomani della dichiarazione di sostanziale fallimento delle quattro banche, diffuse anche nel territorio regionale».

DUE SETTIMANE fa era stata spedita la lettera a Consob e Bankitalia con la richiesta di chiarimenti, ma ad oggi nessuno ha risposto. «Vogliamo che ci siano fornite precise spiegazioni – continua Garofalo – in ordine alle attività ispettive e di controllo adottate nei confronti degli istituti di credito interessati». Con il supporto dei legali Francesco Pavone, Paolo Spacchetti e Rosa Lanatà, l’Adoc regionale sta esaminando le diverse posizioni dei tanti risparmiatori che si sono rivolti agli sportelli «per concertare – sottolinea il presidente – le migliori e più efficaci iniziative giudiziali rispetto alle singole situazioni e ai rapporti intrattenuti con le banche, i funzionari e i promotori». Quanto all’arbitrato, il rimedio proposto dal governo per il possibile recupero delle perdite subite, la posizione resta netta: «Vogliamo la presenza obbligatoria di esperti nominati dalle associazioni di categoria dei consumatori a presidio dei diritti e delle posizioni dei clienti, vittime incolpevoli del dissesto», conclude Garofalo, pronto a dare battaglia nel caso la richiesta non venga accolta.