Omicidio choc a Terni, il questore: "Una violenza inaudita"

Il racconto della notte di terrore. Il marocchino è stato fermato dagli agenti

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Terni, 13 marzo 2015 - Una notte di terrore. Una notte che tante persone non scorderanno a Terni. È stata un'aggressione di «violenza inaudita» quella subita dal giovane ternano David Raggi ucciso la scorsa notte davanti a un bar della città. Lo ha sottolineato il questore Carmine Belfiore nel corso della conferenza stampa in cui sono stati ricostruiti il delitto e l'arresto del marocchino considerato il responsabile dell'aggressione. «È un fatto imprevedibile, assurdo, avvenuto nel giro di pochi minuti» ha sottolineato ancora il questore. 

L'aggressione è avvenuta poco prima di mezzanotte. Il marocchino è risultato sotto l'effetto dell'alcol ma la polizia sta valutando se abbia assunto anche altre sostanze. Nel bar ha cominciato a dare in escandescenze e il personale, insieme ai due agenti in borghese presenti, hanno cercato di calmarlo. Ne è nato un parapiglia nel corso del quale sono stati rotti bicchieri e bottiglie. Lo straniero è entrato e uscito dal locale varie volte. Improvvisamente - la ricostruzione fornita dagli investigatori - ha colpito al collo David Raggi che era in piedi davanti al bar. Diversi i vetri raccolti dalla polizia e che ora saranno esaminati. L'ipotesi è comunque che il giovane sia stato ferito mortalmente con il collo di una bottiglia rotta. È stato subito soccorso da un medico presente sul posto che lo conosceva e poi è intervenuta un'ambulanza. I soccorsi sono stati però vani. Il marocchino è stato individuato in via Roma dagli agenti che lo hanno bloccato nonostante la sua resistenza. Che è proseguita anche in questura. Il presunto aggressore è stato poi riconosciuto da diversi clienti del locale.