Omicidio choc a Terni: l'aggressore, espulso nel 2007, era tornato sbarcando a Lampedusa

L'uomo, Amine Aassoul, aveva chiesto asilo politico, che era stato respinto. A quel punto aveva fatto ricorso

DDD_3711263_073716

DDD_3711263_073716

Terni, 13 marzo 2015 - Una storia difficile, di espulsioni e rimpatri. Questo emerge dal profilo dell'omicida, dell'uomo di 29 anni che ha ucciso David Raggi, 27, a bottigliate a Terni senza motivo. Aveva fatto ricorso contro la decisione di respingere la sua richiesta di asilo politico in Italia il marocchino Amine Aassoul, 29 anni, arrestato a Terni dalla polizia. Lo straniero era quindi in attesa di una decisione in merito. A riferirlo sono stati gli investigatori nel corso di un conferenza stampa tenuta stamani in questura. Il marocchino era arrivato a Terni negli anni scorsi dove aveva raggiunto la madre sposata con un uomo del posto. Dopo alcuni furti compiuti tra Porto Recanati, Fermo e Civitanova Marche gli era stato revocato il permesso di soggiorno e rimpatriato nel 2007. Assoul - secondo quanto si è appreso - era tornato in Italia nel maggio dell'anno scorso, sbarcando a Lampedusa. La sua richiesta di asilo politico era stata respinta a ottobre e la squadra volante di Terni gli aveva notificato la decisione. Il marocchino aveva però fatto ricorso nei 30 giorni previsti ed era in attesa di una decisione in merito.