Caccia, quindici multati e un ferito

Uomo colpito da un pallino ‘di ricaduta’, non è grave. Fucilate fin sotto le finestre delle case / PARTITA L'ANNATA VENATORIA

Cacciatore in una foto Crocchioni

Cacciatore in una foto Crocchioni

Perugia, 22 settembre 2014 - TREMILA cacciatori in meno in pochi anni. Ormai, in Umbria, il numero dei seguaci di Diana si è pressoché dimezzato. Un calo inarrestabile, visto che nel 1980 i tesserati sfioravano quota cinquantamila. Ma l’apertura ufficiale della stagione venatoria è comunque un evento che mobilita quasi trentamila doppiette e, di conseguenza, i relativi sistemi di controllo, sempre più attenti e sofisticati. Il via ufficiale del calendario — dopo le preaperture più o meno finte — porta con sé un bilancio non indifferente. Un cacciatore, ieri, è rimasto ferito dopo essere stato colpito da un pallino ‘in ricaduta’, sparato da un compagno di battuta e che probabilmente ha sbattuto su un albero prima di finire addosso all’uomo. L’incidente è accaduto nelle campagne di Spina, nel comune di Marsciano. Ferite lievi, per fortuna, tanto che il cacciatore non è voluto andare in ospedale.

E DAL PRONTO soccorso confermano: «Nessuna richiesta di aiuto è arrivata alla centrale operativa del 118 regionale. Non si registrano neppure accessi al Pronto Soccorso del Santa Maria della Misericordia per infortuni legati in qualche modo alla caccia, quali traumi distorsivi agli arti o ferite accidentali, che pure avevano richiesto l’intervento dei medici un anno fa. Tuttavia — sottolinea l’azienda ospedaliera — va tenuto conto del ridotto numero di cacciatori rispetto al passato».

SUL CAMPO, per garantire la regolarità dell’apertura della stagione venatoria, erano comunque schierate una ventina di pattuglie della Polizia provinciale. Che hanno messo insieme 180 controlli ed elevato quindici contravvenzioni ad altrettante doppiette. I verbali hanno riguardato violazioni sul rispetto delle distanze minime dalle abitazioni (alcuni lettori ci hanno segnalato spari praticamente sotto le finestre delle proprie case, ndr), mancate annotazioni sui capi abbattuti e sulla raccolta dei bossoli, caccia all’interno di allevamenti di selvaggina e altre infrazioni amministrative.

DARIO MOSCONI, vicecomandante della Polizia provinciale di Perugia, sottolinea il lavoro svolto 24 ore su 24 dalla centrale operativa del Corpo, «per dare risposte immediate ai cittadini e ai cacciatori in caso di problemi». Per l’intero periodo di apertura della caccia, il numero da chiamare è lo 075-32111. «Abbiamo dislocato le nostre pattuglie sul territorio — spiega Mosconi — operative su diversi turni per garantire la sicurezza di tutti e il pieno rispetto delle regole». «Confidiamo — aggiunge il presidente della Provincia, Marco Vinicio Guasticchi — soprattutto nella collaborazione dei cacciatori non solo per la regolare attività, ma anche per continuare a svolgere il ruolo fondamentale di tutela ambientale del territorio. Segnalando, ad esempio, la presenza di discariche abusive o di altre violazioni di legge. Vogliamo continuare a sviluppare una sinergia tra cacciatori e Polizia provinciale che, negli ultimi anni, ha portato a importamti risultati».