Delitto Meredith, Amanda sull'assoluzione stabilita dalla Cassazione: "Sono grata di riavere la mia vita"

Le dichiarazioni della famiglia Knox al verdetto. I legali di Amanda: "La richiesta di un eventuale risarcimento non è all'ordine del giorno" / VIDEO

Amanda Knox mentre parla con i giornalisti (Stephen Brashear/Getty Images/AFP)

Amanda Knox mentre parla con i giornalisti (Stephen Brashear/Getty Images/AFP)

Seattle, 28 marzo 2015 - "Sono grata per la giustizia che ho ricevuto, per il sostegno ricevuto da tutti - ha ripetuto più volte Amanda Knox parlando con la madre, la sorella e il fidanzato ai giornalisti, dopo la notizia dell'assoluzione definitiva stabilita dalla Cassazione per l'omicidio di Meredith Kercher -. Grazie. Mi avete salvato la vita". Amanda è comparsa con pantaloni e maglietta bordeaux, capelli corti, sulla porta di casa della madre, nel quartiere di West Seattle, ai giornalisti che l'hanno attesa tutto il giorno. Si è fermata più volte, le mani al petto, gli occhi socchiusi e la voce rotta dalla commozione. "Sono molto grata che giustizia sia stata fatta. Grazie. Sono grata di riavere la mia vita". Non parla subito di futuro Amanda Knox: "Non lo so, sto ancora assorbendo il presente, un momento che è pieno di gioia". Alla richiesta di una dichiarazione per la famiglia Kercher, Amanda risponde: "Meredith era una mia amica. Meritava moltissimo nella vita. Io sono quella fortunata"

Il padre di Amanda Knox si è limitato a commentare con i giornalisti in attesa davanti alla casa di Seattle: "Sì, una gran bella giornata". Da dietro la ringhiera nel giardino di casa Knox, si sono sono sentite urla di gioia alla notizia della Cassazione in Italia. Una vicina di casa, Marsha Lubetkien ha affermato: "Sono così contenta. Meravigliata anche, ma felice". "Vivo qui dal 2003, non li conosco benissimo, ma vedo spesso la madre - dice la vicina all'Ansa -. Sono brave persone. E anche io ho figli di quell'età. Mi immedesimo". "Amanda ha passato anni di sofferenze, - continua Marsha - e io da subito ho pensato il sistema italiano avesse fatto pasticci nel modo in cui ha gestito il tutto. Qui per noi è stato molto difficile comprendere, per via delle differenze fra i due sistemi giudiziari".

La richiesta di un eventuale risarcimento da parte di Amanda Knox "non è all'ordine del giorno". Uno dei difensori dell'americana, l'avvocato Luciano Ghirga, risponde così all'Ansa. E l'altro legale, Carlo Dalla Vedova, ribadisce: "non ne abbiamo parlato e non ci interessa". I due difensori sono quindi tornati a esprimere soddisfazione per la sentenza che ha assolto la Knox e Raffaele Sollecito dall'accusa di avere ucciso Meredith Kercher. Alla Knox sono stati comunque inflitti tre anni per calunnia a carico di Patrick Lumumba. "Molto deluso"si è infatti detto Lumumba che proprio dalla ragazza americana venne coinvolto nell'indagine sull'omicidio di Meredith Kercher venendo poi dichiarato completamente estraneo ai fatti. "Per me - ha continuato Lumumba - è un errore giudiziario. Non mi fido più della giustizia italiana".

Nessun contatto invece tra la famiglia di Raffaele e quella di Amanda. "Non ci siamo sentiti con Amanda, non ne abbiamo avuto neppure il tempo". Lo ha detto ai cronisti Francesco Sollecito, padre di Raffaele, parlando con i giornalisti davanti alla sua villa di Bisceglie

Ora che è stata definitivamente assolta dalla Cassazione, Amanda Knox potrebbe tornare in Italia e a Perugia. Ad aprire a questa possibilità è uno dei suoi difensori, l'avvocato Carlo Dalla Vedova. "Amanda - ha detto il legale all'Ansa - è affezionata a questo Paese. Ha una vera passione per l'Italia. Ancora non ha detto nulla ma penso proprio che prima o poi tornerà in Italia e a Perugia".