Itinerari / Barga e la Mediavalle del Serchio: fra tramonti doppi e quell'aria scozzese

Gli itinerari più belli della Toscana: scopriamo il Monte Forato e altre meraviglie

Ubi Minor

Ubi Minor

Lucca, 12 novembre 2015 - È ancora il vento a portare il suon dell'ore. Oggi come un tempo - ovvero quando il poeta Giovanni Pascoli si rifugiava nel suo cantuccio gettando lo sguardo sulla corona grigiastra delle vette apuane - Castelvecchio ode i rumori di una quotidianità vicina ma, al tempo stesso, distante. Non si vede infatti Barga dalla casa del poeta, oggi museo (www.fondazionepascoli.it), ma si continuano a percepire i suoni che compongono il multicromatico panorama di una natura magica. Il borgo di pascoliana memoria dista pochi tornanti in auto, una passeggiata di mezz'ora al massimo, una sudata in mountain bike. In questo fine settimana, il nostro percorso emozionale - il primo di quella che si spera sarà una lunga serie - ha proprio, nella natura di questi luoghi, la sua incontrastata protagonista.

Siamo in Mediavalle del Serchio, la provincia è quella di Lucca. Lo sfondo è il verde un po' ingiallito dei castagni ormai privi di frutto. L'orizzonte verso cui si volge lo sguardo è ostruito dalle cime inquiete e taglienti delle Apuane. Oltre quelle vi è il mare. Di per sé basterebbe per tendere al sublime il semplice rimirare fermando l'auto negli spiazzi di uno dei curvoni della Provinciale 7. Ma l'incanto arriva dal fine settimana e soprattutto da un'estate che estate non è ovvero quella di San Martino. La data esatta è l'11 novembre, ma se giovepluvio non ci mette lo zampino anche gli altri giorni fino al sabato potranno essere buoni.

Per far cosa? Per vivere l'esperienza di un tramonto... doppio. Vi è mai capitato? Ebbene vi capiterà. Infatti da Barga, ma anche da Castelvecchio, orientando lo sguardo verso il Tirreno si può scorgere il sole calare dietro il Monte Forato e poi tornare a far capolino attraverso l'enorme arco naturale che lo caratterizza. Un effetto in american style, qualcuno di voi ha in mente le ciclopiche sculture naturali della Monument Valley o del Glen Canyon? E se anche non riusciste a osservare totalmente la natura che si fa spettacolo, poco male.

La prossima chance sarà all'anno nuovo, il 30 e il 31 gennaio. Nel caso in cui perdeste entrambe le opportunità, Barga vi ripagherà del viaggio. Da lontano si presenta alta, isolata, di vedetta. Barga sarà molto più accogliente ogni metro a lei vi avvicinerete. Cionostante, incedendo sul selciato dei vicoli del castello (il borgo antico), percepirete qualcosa di alieno, straniero. Non indugiate. I nomi delle vie hanno la traduzione in inglese non per una sterile captatio benevolentiae nei confronti dei turisti, ma questo è un segno chiaro, direi indelebile, della seconda natura di Barga e di questa porzione così ricca di storia della Valle del Serchio.

Barga è infatti una provincia di... Scozia, terra in cui i figurinai (ovvero quegli artigiani che costruivano le statuine dei Presepi) a inizio del Novecento trovarono un approdo di vita, per sfuggire alla miseria. Percorrendo quelle stradine dalle quali a malapena i raggi del sole si insinuano tra le persiane e al mattino d'inverno si rischia di scivolare su vere e proprie lastre ghiacciate, cercate via di Mezzo. Di fronte al Teatro dei Differenti, sul muro, vi è una piccola testa (è una scultura grande come una mano). Sta lì attonita da sempre e serve per scacciare guai e affanni. E' lo Scacciaguai - che dà il nome al ristorante (www.scacciaguai.it) da vivere come emozione nell'emozione. Inserendo le dita a mo' di corna negli occhi di quell'immagine scolpita, allontanerete il malocchio. Vi servirà per tenere a bada gli invidiosi cui racconterete la vostra emozione di questo weekend.

Imperdibili

1 - Il Duomo, e soprattutto la terrazza sul mondo.

2 - La Chiesa del Santissimo Crocifisso, altro punto dalla visuale unica.

3 - L'ottocentesco Teatro dei Differenti.

4 - Le porte del castello: Porta Reale, Porta di Borgo e Porta Macchiaia (finestra sull'Appennino).

5 - Loggia Mercanti e Palazzo Pancrazi, oggi sede del municipio.

Mangiare

1 - Scacciaguai

2 - Da Aristo

3 - L'Altana

4 - La Locanda di Mezzo

5 - Trattoria da Riccardo