«Topi alla scuola ‘Vestri’: situazione intollerabile». I genitori scrivono all’Asl

Il Comune chiude il plesso per la derattizzazione fino al 7 aprile

Scuola chiusa da oggi fino al 7 aprile (Foto Lazzeroni)

Scuola chiusa da oggi fino al 7 aprile (Foto Lazzeroni)

Siena, 26 marzo 2015 - «Chiuso per topi». L’ironia di una frase è (forse) la migliore medicina per sdrammatizzare quando di mezzo ci sono i bambini e la loro salute. I piccoli della scuola dell’infanzia «Vestri», infatti, da oggi sono a casa. E ci resteranno fino al 7 aprile per consentire di ultimare la derattizzazione «in modo sicuro ed efficace», scrive il Comune. «La situazione non era più tollerabile – denunciano i genitori dei piccoli che frequentano la scuola dell’infanzia fuori porta Pispini, in via Perucatti – in quanto la presenza di topi non rappresenta, purtroppo, un fatto isolato. Piuttosto l’ultimo di una serie di episodi di cui, sia il personale scolastico che alcuni genitori, sono stati testimoni». La questione, in quella vallata, è in verità annosa. Ma si è riproposta a dicembre quando, come conferma anche l’assessore all’istruzione Tiziana Tarquini, «hanno trovato tracce di escrementi negli spazi della ‘Vestri’». Ecco allora le trappole con le esche, i primi interventi per frenare una promiscuità che non va tollerata.

 

«I topi devono stare a distanza di sicurezza dai nostri bambini», sentenzia un genitore che riprende la figlia. In mano tiene il foglio nel quale si informano le famiglie che le lezioni riprenderanno l’8 aprile, dopo le vacanze di Pasqua. Il problema va affrontato infatti alla radice visto che ieri mattina sono stati trovati nuovi escrementi di ratto alla materna. I genitori, che già si erano riuniti in assemblea qualche giorno fa e proprio ieri hanno inviato una lettera al sindaco, alla luce delle ultime novità si sono rivolti anche all’Asl. Il nodo da sciogliere è la provenienza dei topi. Le famiglie un’idea in verità ce l’hanno: «Il problema coinvolge l’intera zona circostante con particolare riferimento al fosso di scolo che raccoglie a cielo aperto le acque di parte della città. A questo – sostengono – si aggiunge la presenza di un edificio in stato di abbandono». L’assessore Paolo Mazzini ribatte che, da una prima verifica, si tratterebbe di acque bianche. Ma la ‘caccia’ al topo è solo agli inizi. Mamme e papà pretendono «indagini e approfondimenti» poiché «la sicurezza dei luoghi in cui bambini, insegnanti e custodi vivono deve essere prioritario nella gestione di qualsiasi plesso. E deve superare ogni impedimento burocratico».