Siena 2019, la commissione internazionale visita la città. Sacco: "Non vogliamo uno schiaffo a Siena città ferita"

In sette ore la commsisione internazionale ha valutato i 12 progetti. Il 17 verrà assegnato il titolo / LE FOTO / IL VIDEO

Siena candidata a capitale della cultura 2019

Siena candidata a capitale della cultura 2019

Siena, 10 ottobre 2013 - "Nelle conversazioni informali il messaggio che mi e' arrivato e': avete un grande potenziale, forse ce la potete fare anche senza il titolo". Cosi' Pier Luigi Sacco, direttore del progetto di candidatura per Siena capitale europea della cultura 2019, al termine dell'incontro con la giuria internazionale giovedì 9 a Siena, giuria chiamata a decidere sul vincitore tra le sei citta' finaliste. "Noi gli abbiamo spiegato che vista la situazione della citta' e viste le tensioni - ha aggiunto Sacco - se non arrivasse il riconoscimento ma solo un generico apprezzamento per il progetto, si rischierebbe di dare adito a dinamiche che comprometterebbero tutto". Il direttore di candidatura ha poi aggiunto che "la citta' e' talmente ferita e sfiduciata sulle sue possibilita' che se arrivasse questo ulteriore schiaffo rischierebbe d'innescare una dinamica molto perversa". Una Siena in fibrillazione quella di ieri. In città si respirava l'aria delle grandi occasioni. Tutto era pronto per essere giudicata dalla commissione internazionale che sta vagliando le città per decidere quale delle sei in lizza sarà la capitale della cultura 2019. Sette ore, sette lunghe ore in cui una delegazione della commissione internazionale, composta da tre delegati, due europei ed uno italiano, ha partecipato ad incontri con i coordinatori dei progetti, le istituzioni, le forze economiche e sociali e poi in piazza del Mercato incontreranno le donne delle Contrade. Alla giuria internazionale sono stati ilustrati i 12 progetti di Siena 2019, in attesa della data clou, il 17 ottobre quando verrà assegnato il titolo di Capitale della Cultura Europea 2019.

L'atmosfera in città era particolare. Tutta la cittadinanza unita sotto un unico obiettivo: risultare la migliore delle candidate. Dal 2014 si lavora in questa direzione, 1,1 milione di euro sono stati spesi per questo obiettivo.  

Dopo la selezione, nel novembre 2013, delle sei città rimaste in corsa: (Cagliari, Lecce, Matera, Perugia, Ravenna e Siena), adesso si corre per lo sprint finale. Il 17 ottobre a Roma, ci sarà il verdetto. La giuria ha raggiunto Siena da Firenze. La citta' oggi ha offerto ai giurati uno spaccato significativo di cio' che e' e di cio' che si impegnera' a fare attraverso un serrato percorso di incontri, visite, manifestazioni organizzate ad hoc. L'esame alla citta'- un tour per tappe tra i gioielli di Siena - e' cominciato alle 10 del mattino al Museo civico, nella sala che ospita il ciclo di affreschi del Lorenzetti sugli "effetti del buongoverno in citta' e nelle campagne", dove i 3 membri della giuria- Paolo Della Sega, Jordi Pardo Rodriguez e Anu Kivilo - hanno incontrato il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, i rappresentanti delle istituzioni, della cultura, dell'economia e della societa' civile senese. Poco dopo il benvenuto intriso di storia e passione: il Palio. Quindi piazza del Campo, per passare in piazza del Mercato dove le donne delle contrade senesi hanno dato vita ad un'istallazione ispirata ai tre giri al galoppo della corsa antica. Dalla storia, ai tavoli di lavoro al Palazzo Pubblico, dove la giuria- accompagnata da imprenditori e artisti locali- ha potuto approfondire il progetto Siena 2019. Poi passeggiata lungo il centro storico, la visita alla Corte dei Miracoli a Romana. Dopo pranzo altro approfondimento progettuale in Santa Maria della Scala; infine il saluto della citta' sulla Porta 'Facciatone' del Duomo. In tutto sono sei le candidate selezionate dalla giuria per il titolo di Capitale europea della cultura 2019: oltre a Siena, Cagliari, Lecce, Matera, Perugia, Ravenna e Siena.  Anche il mondo del commercio e' sceso in campo per sostenere la candidatura di Siena. In occasione della visita in citta' della commissione giudicante, il logo di Siena Eu 2019 in versione t-shirt, infatti, e' stato indossato dagli esercenti o esposto in quasi tutte le vetrine dei locali pubblici. La giuria ha raggiunto Siena da Firenze. La citta' toscana quest'oggi ha offerto ai giurati uno spaccato significativo di cio' che e' e di cio' che si impegnera' a fare attraverso un serrato percorso di incontri, visite, manifestazioni organizzate ad hoc.  FRANCESCHINI La designazione della citta' italiana che diventera' capitale della cultura nel 2019 e' tutta in mano alla commissione incaricata che sara' di "assoluta imparzialita'". Dario Franceschini, ministro della Cultura, ospite alla Fiera di Rimini, per il Sia Guest - Ttg Incontri, avvicinato dai cronisti, risponde alla 'Dire' sulla competizione che vede Ravenna tra le sei citta' in lizza dello Stivale (le altre sono Perugia-Assisi, Siena, Matera, Cagliari e Lecce).

"Non so come sta andando, c'e' una commissione di assoluta imparzialita', fatta di stranieri e italiani che sta girando le diverse citta'". I commissari "il 17 di ottobre si riuniranno e decideranno in modo assolutamente imparziale - ribadisce - senza nessuna pressione". E il ministro si dice convinto che "vincera' la migliore". ROSSI "Tutta la Toscana è con Siena e sostiene con convinzione la sua candidatura a capitale europea della cultura per il 2019". È questo il messaggio che il presidente della Regione Enrico Rossi ha voluto trasmettere di persona alla delegazione della giuria internazionale che assegnerà il titolo. Il presidente della Regione ha incontrati i tre membri della giuria al Museo civico, nella sala che ospita il ciclo di affreschi del Lorenzetti sugli 'Effetti del buongoverno in città e nelle campagnè, insieme ai massimi rappresentanti delle istituzioni, della cultura, dell'economia e della società civile senese. "Sono due i motivi di fondo per cui abbiamo deciso di sostenere questa sfida di Siena - ha esordito Rossi - innanzitutto la fase di criticità economica vissuta da questa città e quindi la possibilità che da questa candidatura nascano opportunità di rilancio. E, associata a questa, la necessità di Siena di uscire da una identità monoculturale troppo legata alla finanza per allargarsi a nuove prospettive. Inoltre, ed è il secondo motivo, il progetto elaborato da Siena per la sua candidatura a capitale europea della cultura esprime una visione generale della cultura che condividiamo profondamente e secondo la quale non è sufficiente pensare alla conservazione del patrimonio, ma occorre costruire un contesto dentro cui la cultura possa alimentare una dimensione diversa dello sviluppo economico. Come Regione abbiamo deciso di supportare questo progetto con 40 milioni di investimenti; a questi si potranno poi aggiungere i 35 milioni dei fondi comunitari Por che saranno destinati alla valorizzazione delle realtà culturali più attrattive della Toscana".