Furti di auto nelle concessionarie: quattro arresti

Le indagini adesso proseguono per cercare altri complici e basisti

Ladri nelle concessionarie: quattro arresti (Foto Paolo Lazzeroni)

Ladri nelle concessionarie: quattro arresti (Foto Paolo Lazzeroni)

Siena, 10 ottobre 2015 - Hanno rubato, con un metodo consolidato e standard, auto nuove e da immatricolare in alcune concessionarie delle province di Arezzo e Siena. Quando le portavano via poi, le incolonnavano in strada, allontanandosi dai luoghi dei colpi.

Per questo quattro moldavi, residenti a Roma, incensurati e regolari sul territorio italiano, di età compresa tra i 25 e i 36 anni, sono stati arrestati dai carabinieri di Siena, nell'ambito di un'indagine coordinata dal pm Angela Masiello di Arezzo. L'ordinanza di arresto è del gip di Arezzo, Anna Maria Lo Prete. L'indagine, denominata Rollercar, ha accertato che la banda aveva un collaudato modo di operare.

Intanto, a essere particolarmente colpite erano le concessionarie vicine ai raccordi con l'autostrada A1, tanto che tre furti sono stati messi a segno ad Arezzo, Terranuova Bracciolini e San Giovanni Val d'Arno (Arezzo) e un altro a Monteriggioni (Siena), nelle vicinanze dell'Autopalio.

Ci sono anche dei tentati furti: due ad Arezzo, uno a Siena e un altro ancora a Monteriggioni. Complessivamente sono state oltre 20 le auto rubate per un valore di circa un milione di euro. Le auto rubate venivano trasferite subito a Roma, base logistica della banda, dove le macchine venivano presumibilmente smontate per poterne rivendere pezzi e ricambi.

A smascherare la banda, le immagini rilevate dalle telecamere di monitoraggio dell'autostrada A1: gli uomini dell'Arma hanno notato come la banda utilizzasse sempre la stessa vettura per recarsi nelle concessionarie da colpire e, sempre dietro alla stessa vettura, si incolonnavano le macchine rubate dalle concessionarie a cui i ladri montavano le targhe presenti nelle stesse strutture.

Cinque i provvedimenti di custodia cautelare emessi dal tribunale di Arezzo. I quattro arrestati sono stati trasferiti alle carceri di Rebibbia e Regina Coeli di Roma, mentre risulta ricercato in Moldavia un quinto componente della banda, che è riuscito a scappare nel paese di origine.

Le indagini adesso proseguono per cercare altri complici e basisti. I carabinieri di Roma svilupperanno l'indagine per cercare eventuali responsabilità dell'autodemolitore di cui si serviva il gruppo di moldavi.