La Pieve di Mensano cade a pezzi

Inagibile il millenario tempio di San Giovanni Battista a Casole restaurato solo tre anni fa

Pieve di Mensano

Pieve di Mensano

Siena, 23 novembre 2015 - CADONO calcinacci e l’antica Pieve di San Giovanni Battista a Mensano viene dichiarata inagibile dopo un accurato sopralluogo da parte dei vigili del fuoco. Il sacro edificio, gioiello di architettura romanica in Valdelsa, è di proprietà dell’Arcidiocesi di Siena, Colle e Montalcino ed era stato interessato da un intervento di consolidamento fra il 2011 e il 2012. Ieri mattina i volontari della comunità locale, composta da circa duecento abitanti nel comune di Casole, hanno notato non solo la presenza dei detriti, ma anche una pietra spostata dalla collocazione originaria. In termini architettonici, un concio (ovvero uno dei blocchi che compongono l’arco) si era distaccato dall’abside sinistra della chiesa, suscitando comprensibile preoccupazione. Sul momento la zona a rischio è stata delimitata in via provvisoria da alcune sedie e il parroco, Don Michele Serban, ha celebrato regolarmente la Messa domenicale. Poi la decisione di allertare i vigili del fuoco per un sopralluogo. La squadra è arrivata sul posto e ha controllato meticolosamente tutta la pieve. A fronte di quanto appurato dai pompieri nel pomeriggio è arrivato il personale tecnico dal comando di Siena che alla fine ha dichiarato l’inagibilità della struttura. L’area è stata messa in sicurezza e transennata con il nastro bianco e rosso, in attesa di decisioni. E’ verosimile che verranno prese nei prossimi giorni.

LA MILLENARIA Pieve di San Giovanni Battista, costruita sui bordi di una rupe e quindi su uno strapiombo assai pronunciato, è meta di turisti da tutto il mondo per l’elevato valore storico e artistico. L’elemento caratterizzante della Pieve di San Giovanni Battista a Mensano è il ciclo di capitelli, in tutto quattro gruppi, opera del maestro Bonamico Pisano, scultore vissuto nel dodicesimo secolo. «La vita di Mensano è tutta concentrata tra la chiesa e il circolo – affermano dalla comunità, che ogni anno a settembre organizza nel suggestivo borgo la tradizionale Festa della Madonna – e ora di fatto siamo privi della nostra chiesa. Senza contare che anche la canonica attigua, ugualmente dichiarata inagibile, sta franando. Una nuova sistemazione? Ci trasferiremo in una cappellina nel vecchio oratorio di San Biagio, alla sommità del paese. Un edificio che risale all’anno mille».