Ha scoperto il bruco mangia-plastica. Ma ora la scienziata è senza lavoro

La storia paradossale di Federica Bertocchini, rimasta disoccupata

Federica Bertocchini ha ricevuto ieri un premio a Montalcino

Federica Bertocchini ha ricevuto ieri un premio a Montalcino

Montalcino (Siena), 18 settembre 2017 -  HA FATTO una scoperta epocale che potrebbe proteggere l’ambiente, eliminando o almeno riducendo in modo significativo i milioni e milioni di sacchetti di plastica che infestano le nostre strade e le discariche. Ma adesso è disoccupata perché le è scaduto il contratto con il Cnr spagnolo, il centro di studi che le ha consentito di portare a termine la ricerca, e dall’Italia – almeno al momento – non sono arrivate proposte concrete di impiego. Anche se la speranza di tornare a lavorare nel nostro paese non è di certo tramontata. Lei è Federica Bertocchini, scienziata di Piombino, che ha ricevuto il premio «Casato Prime Donne 2017». La cerimonia di premiazione si è tenuta nel teatro Astrusi di Montalcino. Federica Bertocchini ha individuato un bruco capace di biodegradare i sacchetti di plastica, eliminando così una delle principali fonti di inquinamento del territorio. «Una scoperta - si legge nelle motivazioni - capace di risolvere grossi problemi ambientali, soprattutto in mare dove c’è un’isola galleggiante di rifiuti grande come il Texas».

PRIMA DELLA consegna del premio «Casato», in un teatro degli Astrusi al gran completo, la ricercatrice ha spiegato come è riuscita ad arrivare alla scoperta. La prima considerazione è nata dalla partenza del progetto. «Tutto è dovuto alla mia passione per le api – ha spiegato Federica Bertocchini – Pulendo alcune arnie dai bruchi della cera (galleria mellonella) ho notato i sacchetti di plastica pieni di fori e da lì è partita la mia indagine. Ho coinvolto in questo lavoro anche gli scienziati Paolo Bombelli e Chris Howe dell’università di Cambridge». Alla scienziata è stato chiesto se lavorando per il Cnr spagnolo a Santader sentisse il desiderio di rientrare in Italia per proseguire le ricerche. Specialmente dopo una scoperta di questa importanza. «Il mio contratto in Spagna è scaduto, quindi attualmente la mia posizione è di disoccupata. Ho certamente voglia di tornare in Italia e stiamo lavorando per poter proseguire la nostra ricerca. Mi auguro che arrivino opportunità».

«FEDERICA è un esempio – dice la presidente del premio ‘Casato’, Donatella Cinelli Colombini – di sensibilità e intelligenza che ha la capacità di intuire le potenzialità di una scoperta avvenuta quasi per caso. Il premio vuole esere anche un forte incoraggiamento ad una ricercatrice di talento affinché possa tornare presto in laboratorio e un appello a investire maggiori risorse nella ricerca scientifica”. L’auspicio è quindi che Federica Bertocchini possa concludere il suo lavoro nel nostro paese senza essere parte del lungo elenco di italiani che hanno potuto esprimere il loro talento solo all’estero. Alla fine se lo augura anche lei.

Andrea Falciani

Roberto Borgioni