Ricci: "A volte le Contrade più vicine sono le peggior nemiche" / FOTO

Intervista a Francesco Ricci, capitano della Civetta

 Francesco Ricci della Civetta con lo staff dell’Istrice

Francesco Ricci della Civetta con lo staff dell’Istrice

Siena, 27 marzo 2017 - Sembra di vedere Andrea Mari: arriva e bacia tutti. A forza di frequentarsi si assomigliano, il capitano della Civetta e il fantino. Gesti di affetto che il primo riserva anche a qualche collega, vedi lo staff Palio dell’Istrice. E allora è impossibile che non si accenda la lampadina dei venticelli invernali che parlavano di un interessamento di Camollia (anche) a Mari. «Saluto cortesemente – ribatte divertito Francesco Ricci –, l’Istrice è un’alleata, c’è un buon rapporto. E poi è gente che conosco da una vita. Fra mangino e capitano è dal 2002 che sono dentro il Palio: con alcuni di loro alla fine ho fatto un percorso di vita».

Allora Brio non c’entra niente?

«Ho capito... C’entra nel senso che essendo un fantino di riferimento penso che attiri attenzioni da parte di tutti, compresa l’Istrice. Sicuramente».

Sembra proprio che i due schieramenti determinati dalla vicinanza a certi fantini si stiano consolidando. Uno sta di qua o di là. E qualcuno sostiene che una delle ‘menti’ sia proprio Ricci.

«No... ognuno fa come sempre parecchio per sé e basta. Lo schieramento che conosco io è quello della Civetta. Per il resto si possono avere punti in comune che a volte avvicinano anche Contrade che hanno scelte strategiche diverse per cui quello che può succedere alla nemica fa piacere a te ma anche ad una Contrada che magari con il tuo Palio ci combina poco. E ci sono altre a cui sei vicino, perché magari puoi montare gli stessi fantini, ma in realtà sono in competizione con te proprio per far indossare il giubbetto al nome che desideri. A volte diventano i peggior nemici e quelle lontane magari ti levano le castagne dal fuoco».

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