Percorso unico per i musei senesi: l’idea inizia a prendere corpo

Passi avanti per portare alcune opere della Pinacoteca al Santa Maria

Daniele Pitteri guida il Santa Maria della Scala

Daniele Pitteri guida il Santa Maria della Scala

Siena, 13 maggio 2017 - Singoli musei e patrimoni nei propri spazi da valorizzare, ma all’interno di un progetto unico che culmini in un percorso ed in un’offerta artistico culturale diffusa, prettamente senese. E’ la prospettiva per Santa Maria della Scala e Pinacoteca Nazionale, del patrimonio comunale il primo e statale il secondo.

L’ultimo passaggio della strada da tempo intrapresa è stato un incontro presso la Commissione scuola e Cultura cui hanno preso parte il sindaco, Bruno Valentini, e il direttore del Santa Maria della Scala, Daniele Pitteri: sul tavolo c’è la stipula della prima convenzione fra Ministero per i beni, attività culturali e turismo (Mibact) e un singolo Comune – non una Regione come è avvenuto fino ad oggi – finalizzata alla valorizzazione congiunta del patrimonio culturale statale e locale, sulla base dell’articolo 112 del Codice dei beni culturali. Un accordo quadro in sostanza che nei termini senesi si traduce nella valorizzazione congiunta di Santa Maria della Scala e Pinacoteca.

«La tempistica non si può darla, ma speriamo di arrivare alla stipula per giugno, poi per vedere i primi frutti del lavoro penso ci si debba dare almeno un anno», precisa Pitteri.

Entrando nel dettaglio della ‘fattiva collaborazione’ sono da prevedere, fra l’altro, un sistema di visita congiunto, la creazione di percorsi integrati fra i due musei, anche attraverso il trasferimento di alcune opere dalla Pinacoteca al Santa Maria, un piano didattico congiunto e un’attività di comunicazione e di marketing integrata.

«Si tratta di un percorso positivo, essendo il primo del genere che il Ministero fa con un Comune, ma assai complesso – continua il direttore – La convenzione comporterà allo stesso tempo una riorganizzazione degli spazi e contenuti espositivi, con valorizzazione dei luoghi propri delle opere, ma anche il trasferimento di alcune collezioni dalla Pinacoteca al Santa Maria, che va verso l’obiettivo del museo definitivo con un’offerta permanente, integrata con esposizioni temporanee. Sulle opere da trasferire si deve ancora ragionare fra istituzioni, compresa la Soprintendenza. Nella prospettiva ci sono anche comunicazione e bigliettazione unica».

Ma questo secondo percorso è evidentemente ancora più complicato, visto che il Santa Maria ha un gestore e la Pinacoteca (che comprende anche il patrimonio di Palazzo Chigi alla Postierla) invece no, così come il Sms ha biglietteria elettronica e la Pinacoteca no. E’ comunque una strada presa e che, pur lentamente, si muove.

Nel frattempo nel 2016 i visitatori del Santa Maria della Scala sono aumentati di quasi il 18% rispetto all’anno precedente e i primi mesi del 2017 mostrano un andamento ancora migliore. Inoltre, sono in corso importanti investimenti strutturali che consentiranno di ampliare la capienza del complesso fino a raggiungere il numero di 2mila persone in contemporanea, decuplicando la soglia di inizio 2016.

Nell’incontro in Commissione infine il direttore Pitteri ha informato anche sul lavoro con l’Università e l’Associazione Città d’Arte e Cultura - Cidac, alla stesura del piano strategico 2017/21 che sarà completato per fine ottobre. «La finalità – spiega Pitteri – è predisporre un progetto coerente e unitario sotto il profilo delle politiche culturali, delle modalità gestionali, valorizzazione del patrimonio, recupero e utilizzo degli spazi, ipotizzando anche le possibili modalità attraverso cui attuare l’autonomia del complesso».