Si ripete il rito in Comune
Siena, 28 maggio 2017 - IL 2016 È STATO un anno a senso unico. Il cappotto della Lupa ha lasciato tanti con l’amaro in bocca. I fantini (anche se in linea generale molti non si sono potuti lamentare), soprattutto le Contrade. Scompiglio poi è salito a quota quattro vittorie per cui nell’inverno – così è sembrato anche dai movimenti in provincia – si è definitivamente affermato come prima monta. Finora non sceglieva i cavalli migliori, ora troverà sicuramente chi gli affiderà un bombolone. Sempre ammesso che alla fine ci siano. Ma è presto per parlare del lotto di Provenzano.
QUELLO CHE si apre oggi, dunque, sarà il Palio ‘vero’. Inutile provare a domandare ai capitani e ai loro collaboratori, ai fantini stessi, di sbilanciarsi prima del 28 maggio. La risposta è fotocopia: «Con l’estrazione a sorte s’inizia a giocare sul serio. Quattro Contrade possono spostare tanti equilibri». Ecco la frase che hanno ripetuto allo sfinimento. Anche ai rispettivi popoli. Nessun fantino ha voluto dare grandi vantaggi per non rischiare, una volta completato il canape, di trovarsi imbrigliato in una situazione magari meno favorevole di quella che avrebbe potuto sfruttare aspettando il verdetto della sorte. Anche se, chiaramente, chi sa di essere sul tufo anche ad agosto (Onda, Torre e Selva) qualche tessera in più nella costruzione del Palio può averla messa.
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