Il sindaco: "Molto difficile che possa esserci la prova" / FOTO / DIRETTA TWITTER

Documento della Pantera, il plauso di Valentini

Sui palchi ci si diverte sempre (foto Lazzeroni)

Sui palchi ci si diverte sempre (foto Lazzeroni)

Siena, 29 giugno 2017 - "La decisione sull'effettuazione della prova la faremo un po' più in là ma mi sembra molto difficile  che ci siano le condizioni per accorciare la tratta fino ad avere l'orario  che consenta di portare i cavalli nei rispettivi rioni e poi avere il tempo per  scegliere i fantini e tornare ancora in Piazza. E' molto difficile che possa esserci la prova. Non anticipo la decisione ma l'orientamento è in questo senso". Così il sindaco  Bruno Valentini al termine della riunione tecnica con capitani, vbeterinari e deputati della Festa  per valutare il lavoro che è statio svoltio a partire dalle 5 dagli operai del Comune.

Tre giorni per passare dalla Tratta al Palio: c'è stato un po' di discussione. 

"C'è un precedente molto chiaro, ad agosto 2002. La Tratta fu rinviata.  L'interpretazione è che il Palio si corre il 2 luglio e il 16 agosto. Può essere rinviato  solo se in quel giorno ci sono due eventi: uno è la pioggia, l'altro è problemi di ordine pubblico. La Tratta avviene tre giorni prima del Palio ma ciò avviene per fissare la Tratta stessa e non il Palio. E come dicevo le motivazioni del rinvio sono solo le due sopracitate. Noi confermaimo l'interpretazione data da Comune e deputati della Festa. L'eventuale slittamento della Tratta non fa slittare il Palio". 

Le previsioni meteo? «Le stiamo monitorando. Per esempio martedì sera c’erano alcuni siti che non davano pioggia mentre invece stava piovendo! Quindi non so cosa dire. Tra l’altro è stato un rovescio non omogeneo perché ci sono state zone vicino a Siena dove non cadeva una goccia e altre dove invece sì. Ricordo un Palio recente, era il 2014,  dove si temevano rovesci proprio nell’orario della corsa e invece piovve tutto intorno e a Siena no». 

Nessun problema con proprietari dei cavalli di 4 anni esclusi dalla notte e con i commercianti di Piazza, visto che non hanno potuto mettere fuori i tavolini? «Sia i proprietari che gli esercenti hanno capito i motivi della scelta. Mi dispiace aver tolto ai negozianti parte dell’incasso ma alla fine hanno compreso le nostra esigenza. Quando la macchina decisionale è tempestiva, si evitano polemiche». 

I cavallai erano però dispiaciuti, attendono tutto l’anno questo momento.  «Per loro era un piacere e un divertimento, per il Comune una fase importante di valutazione. Non era possibile fare diversamente. Recupereranno ad agosto». 

Gli altoparlanti sono stati collaudati? «Li trovo una cosa orrenda. Mi sento violentato perché è una cosa che non esiste nella mia storia e nella mia infanzia. Purtroppo questo mondo di regole impone di mettere in atto misure che stanno nelle leggi. L’avevamo evitato per un anno, ora non è stato possibile». 

Cosa pensa del documento della Pantera dove si dice ‘non ci riducete a un evento sportivo, non snaturate il Palio’? «Ne condivido lo spirito. Hanno usato parole che anche io avevo fatto mie in altri interventi. Mi dispiace che sia stata una sola Contrada ad intervenire in tal senso. Credo che il Magistrato e le 17 Consorelle devono esprimersi, lavorare e rappresentarsi insieme. Farlo in ordine sparso non è quello che serve».

Altre novità? «Ancora??? Non ne vorrei proprio. Basta così».