Contrabbando di suv, i vigili sequestrano due macchine

Trovate in viale Maccari e all'Acquacalda

RINALDI Il comandante della polizia municipale  ha sempre detto che «i vigili non fanno solo le multe»

RINALDI Il comandante della polizia municipale ha sempre detto che «i vigili non fanno solo le multe»

Siena, 22 febbraio 2017 - TUTTA COLPA di un divieto di sosta. Una vigilessa fa la multa, il proprietario (straniero) non la paga. E da qui, grazie al fiuto della donna cui poi aggiungono contenuti i colleghi della sala operativa e dell’ufficio verbali, quindi la sezione di polizia giudiziaria, saltano fuori due macchine di ‘contrabbando’. Suv importati irregolarmente in Italia. E ora sottoposti a sequestro amministrativo a fini di confisca. Scatta, da parte della polizia municipale, anche la segnalazione all’Agenzia delle Dogane che ha competenza specifica in questa materia. E poi si dice che i vigili fanno ‘soltanto’ le contravvenzioni.

LA STORIA è singolare. Il 14 febbraio, alle 9,30, vicino a viale Maccari una vigilessa punta dritta verso un suv Kia in divieto di sosta. Ha già multato una vettura italiana per lo stesso motivo. Poi inizia il giallo. Arriva il proprietario ma rifiuta di pagare subito la sanzione. Eppure per i mezzi con targa straniera è obbligatorio. La vigilessa fa rimuovere il veicolo, così prevede il codice della strada in caso di sosta sulla fermata degli autobus. Ma qualcosa non torna. Possibile che uno straniero, probabilmente in vacanza, senza proferire parola si lasci portare via l’auto sotto il naso? Sospetti che vengono approfonditi con gli agenti della sala operativa e dell’ufficio verbali. Anche perché, cosa da non sottovalutare, il conducente del suv non è neppure proprietario della Kia.

Entrano in scena i vigili della sezione di polizia giudiziaria che controllano i dati dell’uomo e del mezzo. E cominciano a pensare che possa trattarsi di una macchina importata abusivamente in Italia. In parole povere, contrabbando. Scatta il fermo amministrativo mentre proseguono le indagini. Si scopre che il proprietario – di origine araba come pure il conducente – risulta già segnalato proprio per contrabbando di veicoli. Scatta così la caccia all’uomo della Kia che viene pizzicato all’Acquacalda con un’altra macchina. Sempre un suv ma Hyundai. Stesso proprietario. Il quadro a questo punto è chiaro: portano i due arabi al comando per avere ulteriori informazioni. Poi entrambi i suv vengono sequestrati e ora toccherà all’Agenzia delle dogane fare il resto.