Chianciano, polemica rovente per Casa Pound

E' scontro per l'assemblea per il raduno del movimento

Il logo di Casa Pound

Il logo di Casa Pound

Chianciano Terme (Siena), 31 agosto 2016 - Come è ormai noto Casa Pound arriverà a Chianciano Terme per il suo raduno annuale che si svolgerà al palazzetto dello sport dal 9 all'11 settembre. Un evento che ha già fatto discutere, soprattutto sul web, scatendando una serie di commenti tra "favorevoli" e "contrari".

E' scesa in campo la politica con i consiglieri regionali del Pd eletti nella provincia di Siena, Simone Bezzini e Stefano Scaramelli che hanno detto "no a casa Pound" parlando di scelta "discutibile e inopportuna" da parte dell'amministrazione comunale di Chianciano. Anche l'Anpi, coordinamento Valdichiana, si è fatta sentire mobilitandosi anche per l'organizzazione di una manifestazione in programma domenica 4 settembre presso i giardini di Piazza Matteotti che terminerà con una serie di interventi davanti al municipio. Una iniziativa a cui parteciperanno anche alcune associazioni e varie forze politiche. Anche i deputati del Pd Luigi Dallai e Susanna Cenni hanno chiesto al sindaco Marchetti di fare un passo indietro.

Nei social la discussione è accesa con molte persone che si dividono nel dare una opinione su questa manifestazione. Chianciano è una delle mete italiane più attive dal punto di vista del turismo congressuale e nel corso degli anni ha ospitato forze politiche di ogni schieramento. Per questo molti non ci vedono nulla di male nell'arrivo di Casa Pound.

Il sindaco Marchetti in un post su Facebook aveva dichiarato che "Chianciano Terme ospiterà il Congresso di Casapound non perché l’amministrazione che rappresento ne condivida le idee, ma perché trovo fondamentale garantire quel dialogo capace di spezzare le tenaglie del fanatismo politico. Chianciano ospiterà Casapound esattamente come ha ospitato in passato e come ospiterà in futuro altre correnti politiche che, nel rispetto della legalità e dell’ordine democratico, si riuniscono per discutere e confrontarsi. Si può essere anche in dissenso con ciò che dicono i militanti di CasaPound, ma impedire loro di esprimersi pone coloro che lo chiedono sullo stesso piano di antidemocratici" .