Laura Valdesi
Cronaca

Il dolore di Giuliano Brandini: "Hanno avvelenato il mio Humphrey". Episodio segnalato alla Forestale

Il cane aveva 9 anni. Potrebbe aver ingerito il veleno quando è andato alla scuderia di Ginestreto

Brandini con Humphrey

Brandini con Humphrey

Siena, 4 febbraio 2015 - «SI GUARDARONO negli occhi. E poi andarono per la stessa direzione». Sì, Giuliano Brandini e il suo Humphrey erano come canta Jovanotti: tutt’uno. Amici. Sempre insieme. Ormai da 9 anni. Ciascuno con il proprio carattere, fiero e indipendente. Ma buoni come il pane. Poi è arrivato il veleno da topi e quella bella sintonia che sovente unisce il cane al padrone si è spezzata. «E’ morto in clinica lunedì mattina. Non c’è stato niente da fare perché l’emorragia era troppo estesa. Si ipotizza che abbia ingerito veleno da topi dell’ultima generazione. Ha effetto ritardato per cui non causa dolore, poi s’innesca una reazione devastante. Sono distrutto, tuttavia un messaggio lo voglio lanciare», dice Brandini. Che, oltre ad amare gli animali, è anche proprietario del cavallino vittorioso Oppio. 

Sentiamo.  «Facendo due conti fra i tempi del decesso e l’ultima volta che siamo stati alla nostra scuderia di Ginestreto, è assai probabile che Humphrey sia entrato in contatto con il veleno proprio qui. Ma non posso escludere neppure che sia successo in città, in via Aretina». Chi potrebbe essere stato? «Non lo so, purtroppo. E non punto il dito contro nessuno. Spero comunque che se qualcuno volontariamente gli ha dato una polpetta avvelenata almeno si vergogni. Se invece si è trattato di un’esca contro i topi non inserita nelle apposite scatoline, allora guai a ripetere un’imprudenza del genere. Si uccidono gli animali domestici invece dei ratti. Di più. C’è il rischio che un bambino possa trovarla e toccarla con conseguenze che non voglio neppure immaginare».  Ha fatto denuncia? «Il Corpo Forestale ha la segnalazione dell’accaduto. Può servire nel caso siano avvenuti episodi simili».