Siena, caos aeroporto: "Puntiamo al risarcimento"

Il sindaco spiega perché ha detto "no" all’accordo con Galaxy

Galaxy è stata gestore dell’aeroporto fino al 2012: oggi è in liquidazione

Galaxy è stata gestore dell’aeroporto fino al 2012: oggi è in liquidazione

Siena, 18 giugno 2016 - "Abbiamo votato ‘no’ all’accordo extragiudiziale nel procedimento di concordato preventivo per la Aeroporto di Siena Spa perché avevano un mandato in tal senso del consiglio comunale e per evitare di perdere i nostri diritti a vederci risarciti in sede di processo penale". Il sindaco Bruno Valentini torna sulla decisione presa la scorsa settimana dall’assemblea dei soci della società ex gestore dell’aeroporto di Ampugnano (lo è stata fino al 2012 ed è oggi in liquidazione) per spiegare come mai il Comune di Siena si è opposto all’accordo con il fondo di proprietà delle casse depositi e prestiti italiana, francese e tedesca.

Accordo, lo ricordiamo, grazie al quale Galaxy, socio di maggioranza al 56 per cento della spa, a fronte di un debito di circa 9 milioni di euro ne paga solo 1,6. Soldi che serviranno sostanzialmente a sanare la pesante situazione debitoria della società, con crediti vantati da piccoli imprenditori e lavoratori della zona che negli anni hanno sempre lavorato per conto dell’aperoporto.

«Pur apprezzando moltissimo il faticoso lavoro svolto dai professionisti che sono riusciti nell’evitare il fallimento della società – spiega Valentini – noi avevamo un voto del consiglio comunale, peraltro preso quasi all’unanimità, e diversi pareri tecnici e legali che ci imponevano di non addivenire a una transizione. Questo per evitare di limitare i nostri diritti di risarcimento nella causa penale ancora in corso. E’ chiaro che se avessimo sottoscritto l’accordo avremmo perso questo diritto nei confronti di Galaxy e di tutti i soggetti che hanno contribuito al fallimento del progetto».

Secondo Valentini, dunque, la collettività ha diritto a un risarcimento per il «grave nocumento» dal mancato sviluppo dello scalo senese. «Il nostro principio guida – chiarisce il sindaco – è che siccome negli anni addietro qualcosa è successo a Siena e per quanto è accaduto qualcuno deve pagare, meglio se economicamente. Ammetto che in questo passaggio Galaxy se la sia cavata con molto meno di quanto avrebbe dovuto (1,6 milioni di euro contro 9, ndr), ma proprio per questo ci siamo opposti all’accordo extragiudiziale: in questo modo restiamo in corsa per il risarcimento. Ed è su questa linea – aggiunge il sindaco – che si fanno i conti con il passato: non su facebook né con i proclami, bensì con i processi».

A questo punto, però, la partita si sposta sul futuro dell’aeroporto senese. Futuro che passa invevitabilmente per le intenzioni della società vincitrice della nuova gara indetta dall’Enac per la gestione dello scalo. I tempi non sono brevi e, come lo stesso sindaco conferma, è «per colpa di una burocrazia terribile che ci sono stati notevoli ritardi». L’Enac ha affidato già da diversi mesi alla società Sky Service (specializzata in servizi aeroportuali) la gestione, ma ancora non è stato possibile conoscere i programmi e i progetti.

«Stiamo attendendo il completamente dell’iter – dice Valentini – per poi affrontare un percorso insieme al nuove gestore. Di certo noi crediamo nello sviluppo di Ampugnano. Il rilancio è indispensabile: serve per il trasporto degli organi e per la protezione civile».