Prato, 2 luglio 2015 - Lo avevamo lasciato alle prese con gialli e noir, lo ritroviamo in bianconero. Enrico Tordini, pratese, consulente informatico e scrittore, torna in libreria cambiando completamente argomento ma non stile: pungente e provocatorio, mentre la «sua» Juventus brilla come non mai lui ha stilato una lista di chi poteva farcela e invece... "A un passo dal cielo", edito da Alcheringa, è una selezione di campioni e brocchi, di ieri e anche di ieri l’altro, nomi famosi o illustri carneadi, uniti dal fil rouge della militanza juventina senza gloria.
Tordini, come ha scelto i nomi da inserire nella sua lista? Si va da Pacione e Alessandrelli a nomi che comunque hanno scritto pagine importanti del calcio, come Virdis, Bob e Christian Vieri...
L’idea era quella di andare a recuperare quelli che in bianconero sono arrivati a un passo dal cielo, a un metro dal traguardo come Dorando Pietri. Chi per colpa della bella vita, chi perché fermato da un infortunio, chi per carattere. Vedi Fanna: grande in provincia, ma nelle big non ha avuto il carattere per resistere alla pressione. E poi gli inspiegabili come Vinicio Verza: grande giocatore ma in Italia nulla....
Scegli il giocatore emblematico della tua selezione.
Giancarlo Alessandrelli. Portiere promettentissimo, arrivò alla Juve nei primi anni Ottanta e Boniperti gli disse: stai un paio d’anni in panchina, guarda Zoff e impara e diventerai il titolare. Risultato: cinque anni in panchina senza mai giocare una partita. Perché Zoff era Zoff. Alla fine del quinto campionato, a giochi fatti, scende in campo in Juventus-Avellino. La Juve vinceva 3-0, finì 3-3....
Le meteore comunque non sono solo patrimonio juventino.
Ricordo un ragazzo che fece il militare con me. Un certo Sandro Tovalieri... Primavera della Roma, 5 partite e due gol subentrando a Pruzzo: un fenomeno. Poi quasi dieci anni fra serie B e serie C. Torna in serie A e segna a ripetizione. E ti chiedi: ma in quegli anni gli osservatori che hanno fatto? Invece di pensare a Pancev o Ian Rush....