Rubano la fede da una salma esposta

Rintracciati ladri grazie alle videocamere di sorveglianza delle cappelle del commiato della Misericordia

Cappelle del commiato

Cappelle del commiato

Prato 4 agosto 2015 - Non hanno  avuto rispetto nè tanto meno timore di fronte alla morte. Anzi hanno approfittato di una manciata di minuti per sfilare la fede nuziale dal dito di un’anziana donna, la cui salma era esposta in una delle dieci cappelle del commiato della Misericordia, in via Convenevole. Un furto, che pare di altri tempi, andato in scena qualche giorno fa lasciando tutti di stucco. Ma gli addetti del servizio funebre della Misericordia e i carabinieri di Prato, allertati con un esposto della stessa associazione, si sono messi sulle tracce degli autori fino a rintracciare i due trentenni, italiani, che non si sono fatti scrupoli nel colpo. Quando la salma della donna è giunta alle cappelle del commiato di via Convenevole aveva l’anello nuziale all’anulare. Ad accorgersi dell’imprevedibile furto, avvenuto nelle ore mattutine, sono stati i familiari che hanno segnalato il fatto agli addetti dei servizi funebri della Misericordia.

Determinati per risalire ai ladri sono state le immagini delle telecamere di videoservoglianza di cui è dotata la struttura della Misericordia proprio per garantire la sicurezza. Infatti, insieme all’esposto presentato ai carabinieri, le onoranze funebri dell’associazione di via Convenevole hanno conseganto anche il dischetto con i fotogrammi che inchiodano «i soliti ignoti». Le immagini mostrano come la coppia di trentenni, noti alle forze dell’ordine e pregiudicati, abbiano approfittato di un momento in cui la salma era sola senza parenti e gli addetti al servizio (sono sempre due presenti) si erano allontanati per andare a svolgere altri lavori nelle restanti cappelle. Uno dei due ha fatto il palo, rimanendo nel corridoio, il complice invece è entrato nella stanza e con una mossa fulminea ha preso l’anello.

Gli autori del gesto deplorevole sono poi fuggiti con una refurtiva che per i familiari ha, al di là del valore economico, soprattutto un significato affettivo molto importante. È la prima volta che si verifia un fatto simile alle cappelle del Commiato e dalla Misericordia l’auspicio è che sia anche l’ultima, dispiaciuta per il dolore arrecato alla famiglia. I due non l’hanno fatta franca: grazie alle immagini sono stati identificati e rintracciati dai militari dell’Arma. Per loro è scattata la denuncia per furto aggravato. Per fortuna i carabinieri hanno recuperato anche l’anello di matrimonio trafugato che i due ladri non erano riusciti ancora a «piazzare». Il maltolto è stato così restituito ai parenti della defunta.