Cimiteri, caro servizi: la giungla delle tariffe

Lampade votive, dove costano più care

Si avvicina la commemorazione dei defunti (Germogli)

Si avvicina la commemorazione dei defunti (Germogli)

Prato, 31 ottobre 2014 - Costa cara la lampada votiva nei cimiteri pratesi. La tariffa annuale infatti, nel Comune di Prato, è di ben ventitré euro. Un livello eccessivo secondo molti lettori, i quali hanno fatto notare come la spesa richiesta nel capoluogo sia addirittura quasi il doppio di quella richiesta dal comune di Vaiano. A fronte di servizi del tutto analoghi quanto a valore e bebefici per gli utenti. Avvicinandoci alla ricorrenza del primo novembre, viene spontaneo chiedersi da parte dei cittadini quanto comportino in termini di spesa i servizi cimiteriali. Le tariffe per il mantenimento di un lumino in linea generale oscillano tra gli undici e i ventitré euro, ma il prezzo sale se si tratta di un nuovo impianto. Il comune "più economico" è appunto quello di Vaiano: solo undici euro e ottanta il canone annuale, mentre per un nuovo allacciamento servono quindici euro. Più o meno sulle stesse cifre si attiene il comune di Poggio a Caiano: quattordici euro e quaranta richiesti ogni anno e quindici per un nuovo allaccio. Segue Carmignano: diciotto euro e trenta il canone annuale, ventiquattro e quaranta il costo d’attivazione. Tariffe sicuramente più onerose nel comune di Montemurlo: venti e ottantasette la bolletta a lumino, sedici e diciassette il nuovo allaccio.

Dimensioni dell’abitato, grandezza dei cimiteri e numero di camposanti gestiti sono variabili che solitamente possono incidere sulla tariffa richiesta. I prezzi più alti si registrano nei cimiteri facenti parte del comune di Prato, dove la tariffa rimane invariata da quattro anni, nonostante un incremento dell’Iva. Il canone, che tiene conto del consumo dell’energia elettrica, della gestione degli impianti e dell’eventuale sostituzione delle lampade, arriva a costare ventitré euro e diciannove ogni anno. Per una nuova attivazione invece servono ventinove euro, comprensivi di fornitura dei materiali d’impianto, di messa in funzione del nuovo punto luce e, se necessario, di dismissione del precedente.

Alessandro Pistolesi