Piscina di via Roma, vigilanza dopo l'aggressione

Vertice in questura. Vannucci: "Deve essere un luogo frequentato dalla famiglie non dai delinquenti"

Bagnanti in piscina

Bagnanti in piscina

Prato, 5 giugno 2015 - Un vertice convocato d’urgenza ieri mattina per mettere un freno al degrado e alle brutte frequentazioni che potrebbero rovinare la stagione estiva della piscina comunale di via Roma. Dopo lo spiacevole episodio di violenza con una banda scalmanata di ragazzini che per tutta la giornata, tra l’altro dell’inaugurazione, ha molestato i bagnanti fino al ferimento di un diciassettenne di origini pakistane, il Comune insieme al Cgfs è corso subito ai ripari aumentando i controlli sia con il supporto della questura sia incrementando la vigilanza privata.

«Abbiamo avuto una riunione urgente in questura - spiega Luca Vannucci, consigliere delegato per lo sport - L’obiettivo è riportare la calma e la tranquillità alla piscina di via Roma. Il questore Filippo Cerulo si è reso disponibile ad aumentare i passaggi delle volanti nel fine settimana in concomitanza con i giorni di maggior affluenza, sia all’esterno che all’interno della struttura. Inoltre è stato deciso di di aumentare la vigilanza privata all’interno della piscina portando il numero dei vigilanti da uno a quattro». Una struttura per un periodo blindata, che però dovrebbe scoraggiare eventuali bande intenzionate a tutto meno che a trascorrere una giornata di relax tra sole, bagni e divertimento.

L’intesa è stata raggiunta tra Comune, questura e Cgfs: «Abbiamo raggiunto un accordo immediata tra gestore, amministrazione e questura - aggiunge Vannucci - perchè la piscina di via Roma è un luogo importante per la città, vogliamo che la struttura sia frequentata da famiglie che vogliono trascorrere una giornata di divertimento non certo che diventi un luogo dove ci sono risse e confusione. L’idea di aumentare i controlli sia all’interno che all’esterno deve servire da deterrente per chi intende rovinare la giornata alle persone che invece vogliono divertirsi». Un brutto episodio, quello avvenuto martedì, che non dovrà più ripetersi. Intanto proseguono le indagini dei carabinieri sui motivi che hanno scatenato l’aggressione al giovane pakistano.