Ucciso dall’auto pirata: arrestato cinese

Pompeo Giordano è morto sul colpo dopo che è stato investito dal mezzo in contromano / Travolto e ucciso da un'auto pirata contromano / FOTO

Pompeo Giordano e il luogo  dell'incidente

Pompeo Giordano e il luogo dell'incidente

Prato, 22 ottobre 2014 - E’ STATO UCCISO da un’auto che viaggiava contromano dopo aver bucato uno stop. Non ha avuto scampo Pompeo Giordano, pratese doc di 53 anni, che lascia una moglie e un figlio di quasi venti anni. Il terribile incidente è avvenuto ieri pomeriggio intorno alle 15,40 quando Giordano si trovava in sella al suo motorino in via Serchio: stava tornando a casa dopo aver finito di lavorare alla rifinizione «Vitagliani» di Montemurlo dove era dipendente da tantissimi anni. E’ stato all’intersezione maledetta con via Sangro che è avvenuta la tragedia. Mentre attraversava l’incrocio Giordano è stato centrato in pieno da un’auto, una Opel Astra condotta da un cinese, che procedeva ad andatura spedita. Il cinquantenne è stato sbalzato con violenza a terra finendo nel primo tratto di via Sangro, vicino al marciapiede. Il motorino, invece, si è schiantato contro il palo del divieto di accesso di via Sangro. L’impatto è stato violento: Giordano è morto sul colpo. L’auto, invece, ha proseguito la sua corsa, in contromano, fino della strada. Il conducente è fuggito senza prestare aiuto. Sono stati due testimoni a chiamare i soccorsi: sul posto sono arrivate tre ambulanze inviate dal 118, c’erano Misericordia, Croce d’Oro e Croce Rossa. Purtroppo per Giordano non c’è stato nulla da fare. Il medico non ha potuto fare altro che constatarne la morte. Contemporaneamente sono arrivati la polizia municipale, che ha chiuso la strada, e la polizia di Stato. Giordano è rimasto a terra in una pozza di sangue per circa due ore prima che le onoranze funebri della Misericordia potessero rimuovere la salma una volta conclusi i rilievi. I testimoni, però, sono stati fondamentali. «Ero all’inizio di via Sangro quando ho sentito lo schianto – racconta un uomo – e ho visto un’auto che procedeva spedita contromano. Mi sono anche scanzato sul marciapiede perché avevo paura che colpisse anche me. Ho avuto la prontezza di prendere la targa e chiamare i vigili quando ho visto un uomo a terra». Grazie alla targa i vigili urbani insieme ai carabinieri sono riusciti a risalire velocemente al pirata: si tratta di un cinese di 37 anni che è stato arrestato in tarda serata dopo essere stato ascoltato dagli inquirenti. ​ I CARABINIERI del Nucleo radiomobile sono andati quasi a colpo sicuro: hanno controllato una carrozzeria cinese di via Bonicoli e hanno fatto bingo. Il titolare, orientale anche lui, ha raccontato che un uomo poco prima gli aveva lasciato un’auto sostenendo di aver avuto un incidente e di avere una ammaccatura sopra una ruota senza fare accenno all’investimento di Giordano. L’ammaccatura potrebbe coincidere con quella che è la dinamica dell’incidente. A quel punto ha fornito il nome del connazionale che è stato rintracciato e portato nella Caserma di via Picasso. Evidentemente il cinese ha tentato di coprire i segni della botta sull’auto per cancellare ogni traccia dell’incidente. Il mezzo è stato sequestrato. Il trentasettenne è stato arrestato in tarda serata, su disposizione del sostituto procuratore di turno Lorenzo Gestri, con le accuse di omicidio colposo, fuga e omissione di soccorso. La salma non è stata liberata: è probabile che il pm disponga l’esame esterno del cadavere.