Piazza Mercatale, risse senza tregua. "Qui coltelli nascosti dappertutto"

Feriti e caos per due sere di fila. I commercianti: "Siamo impotenti"

Polizia presidia la "zona calda" di piazza Mercatale (foto Attalmi)

Polizia presidia la "zona calda" di piazza Mercatale (foto Attalmi)

Prato, 16 luglio 2016 - Era una piazza animata da bambini, famiglie e tanti giovani che si stavano godendo il secondo dei giovedì di luglio pratesi. Poi, di colpo, si è trasformata in un’arena di violenza, per l’ennesima lite tra magrebini. Non è una novità per piazza Mercatale. La rissa è scoppiata giovedì sera sotto al loggiato alle 22,30, proprio quando era piena di persone, si è spostata in direzione della pizzeria Il Coccodrillo e si è protratta fino al Bar dello Sport, sul lato opposto della piazza. Erano coinvolti quattro giovani marocchini, uno è stato colpito da un coltello, perdeva sangue e dopo le cure del 118 è stato trasportato in ospedale. Nel darsi alla fuga gli altri hanno danneggiato alcune auto in sosta. Sul posto nove volanti della polizia, ma quando sono arrivate gli aggressori erano già scappati. La notte precedente, sempre in Mercatale, erano volati pugni tra due marocchini e il più giovane era finito in ospedale.

Rassegnazione e impotenza sono le sensazioni più diffuse tra i commercianti di piazza Mercatale. 2Succede sempre così - spiega Deborah Rubino della pizzeria Il Coccodrillo - Sotto al loggiato iniziano a discutere, poi sispostano qui davanti, solo che l’altra sera la situazione è degenerata e un marocchino stava perdendo sangue, i clienti si sono spaventati, c’erano anche dei bambini piccoli. Negli ultimi mesi è già la terza rissa che scoppia qui in Mercatale, mi chiedo cosa aspettano a mettere una pattuglia fissa che faccia da deterrente per i malviventi".

Sandra Mannini dell’Antico Caffè descrive il quadro con amarezza: "Dobbiamo assistere ogni giorno a scene raccapriccianti, solo poco tempo fa ho visto un tipo nascondere un coltello qui davanti, dentro al vaso di una pianta. I controlli ci sono, ma tanto i malviventi continuano a spacciare e restano impuniti. Siamo arrabbiati, ma allo stesso tempo ci sentiamo anche impotenti, non sappiamo più davvero cosa fare".

A novembre la polizia aveva effettuato un maxi blitz anti-droga e anti-prostituzione, "ma ora - spiega Sergio Fiaschi della pasticceria - è tutto tornato come prima, se non peggio. La situazione è complessa e sotto gli occhi di tutti, per risolverla servirebbe un intervento costante, più strutturato".

Fanno riflettere le parole di Francois Di Giorgio, parrucchiere di Extrà: "Il degrado si avverte a tutte le ore, tra spaccio e prostitute qui sembra di stare nel far west. Le attività commerciali dovrebbero essere tutelate, ma le istituzioni sono in netto ritardo per la regolamentazione e il decoro del centro storico. I clienti che vengono da fuori provincia mi guardano increduli, faccio fatica a spiegare loro questa situazione. L’amministrazione dovrebbe dare risposte concrete, invece resta immobile, dice che non può fare niente. Peccato che, intanto, la situazione continui a peggiorare".

Alessandro Pistolesi