Movida, "no" alla pedonalizzazione di via Settesoldi

I residenti incontrano il sindaco: "Non siamo d'accordo, per noi sarebbe un'altra mazzata". Nuove polemiche dopo le secchiate di notte

Alcuni residenti di via Settesoldi (Attalmi)

Alcuni residenti di via Settesoldi (Attalmi)

Prato, 8 luglio 2016 - Via Settesoldi pedonalizzata? I residenti non ci stanno e vogliono vederci chiaro. La vita notturna in centro storico è sotto i riflettori da tempo, le secchiate d’acqua sulla movida in via dei Lanaioli sono solo l’ultimo dei tanti gesti di esasperazione. Ora i residenti dicono di essere arrivati al limite della sopportazione e potrebbero perdere la pazienza. Anche per questo, mercoledì, una decina di cittadini, in rappresentanza delle sessanta famiglie che abitano tra via Settesoldi e via dei Lanaioli, ha avuto un incontro privato con il sindaco Matteo Biffoni volto a chiarire alcuni aspetti legati alla movida in via Settesoldi e dintorni. «Per quanto riguarda la pedonalizzazione – afferma l’avvocato Vito Veneroso, portavoce della protesta - viene sbandierato un consenso da parte dei residenti che non esiste. Oltre al disturbo per la quiete pubblica, la pedonalizzazione sarebbe un’altra mazzata per noi. Il sindaco è stato disponibile a incontrarci e ci ha detto che in questi anni ha fatto molto. Prima in questa zona c’erano i pusher e ora c’è la movida. Vero, peccato che lo spaccio ci sia ancora, solo che si è spostato poco più in là, in via dell’Accademia. Il sindaco ha ribadito di avere poteri limitati ma anche questo, secondo noi, non è vero. Con un’ordinanza, ad esempio, avrebbe il potere di vietare la vendita di alcolici dopo una certa ora». In ballo c’è anche la questione legata ai controlli. I residenti ne vorrebbero di più.

«Chiediamo una sorveglianza maggiore e più seria – continua Venersoso – Certe volte passano a controllare alcuni steward, con tanto di pettorina gialla, ma a quanto ci risulta non possono fare multe e sono pagati dagli stessi commercianti, quindi ci chiediamo che senso abbiano. Una di queste sere, esasperato per gli schiamazzi, ho dovuto chiamato la Municipale. Sono arrivati, hanno preso un bicchiere d’acqua in uno dei locali e poi hanno girato i tacchi». Durante il colloquio il sindaco ha promesso di organizzare quanto prima un confronto con tutte le parti in causa: residenti, commercianti e categorie di rappresentanza. «Non siamo assolutamente contro le attività commerciali - spiega Consuelo Ruggiero, una delle residenti -, ma vogliamo essere ascoltati. A noi preme che la gestione dei locali avvenga nel rispetto delle regole e chiediamoche venga attuata una precisa regolamentazione in modo da tenere conto di tutti. Al momento, purtroppo, non è così. Non immagino cosa possa accadere se qualcuno dovesse sentirsi male di sera, quando in via Settesoldi non c’è spazio nemmeno per un passeggino. Come farebbe a passarci un’ambulanza?».