L'omicidio di Bilancino: "Hanno litigato per il cellulare sparito"

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Il feretro di Jennifer salutato dagli amici (foto Attalmi)

Il feretro di Jennifer salutato dagli amici (foto Attalmi)

Prato, 22 agosto 2014 - Un quadro più intricato di quello che è apparso inizialmente. Emergono in queste ore nuovi dettagli sulla tragica morte di Jennifer Miccio e il seguente suicidio del suo killer, Daniele Baiano, che potrebbero aprire ipotesi diverse sul movente che ha spinto il 34enne pratese a strangolare e poi investire la sua amica. Novità che non cambiano comunque il "risultato finale" per la Procura di Firenze, ovvero che si è trattato dell’ennesimo omicidio-suicidio. Tutto ruota intorno al cellulare della donna. A quanto pare il telefonino di Jennifer Miccio, quello da cui avrebbe fatto chiamate agli amici prima di morire, quello che usava abitualmente, tutti i giorni, nell’ultimo periodo, al momento è ancora disperso. In realtà quello rinvenuto dai Carabinieri il 16 agosto, esattamente dove è stato trovato il corpo della donna, nei pressi del lago di Bilancino e dove sono state trovate le tracce dello pneumatico della macchina di Daniele Baiano, è il cellulare che Jennifer Miccio aveva smarrito un mese fa durante un concerto che si era tenuto a Lucca in cui era presente proprio il suo amico, il suo assassino. La donna aveva in quell’occasione fatto una denuncia di smarrimento. E’ quindi probabile, secondo gli inquirenti che si stanno occupando del caso, che questo cellulare sia stato rubato dallo stesso Danele Baiano e che proprio il furto sia stato il motivo del forte litigio che poi ha portato all’omicidio della giovane mamma di Vernio. Non è escluso, infatti, che sia stata Jennifer Miccio a trovarlo casualmente nella macchina di Baiano e abbia chiesto, giustamente arrabbiata, spiegazioni oppure che lui stesso lo abbia tirato fuori per mostrarglielo accecato dalla gelosia dopo magari aver letto i messaggi nella memoria del dispositivo. Due piste diverse: una che conferma il movente della gelosia e l’altra che invece porta alle cause dell’imbarazzo dell’uomo dopo essere stato scoperto dalla sua amica. Forse Daniele Baiano non voleva che Jennifer parlasse del furto con gli amici o peggio lo denunciasse.

Intanto il telefonino che la donna usava tutti i giorni rimane disperso. Per gli inquirenti è stato lo stesso Baiano a occultarlo lanciandolo forse nel lago di Bilancino oppure nel mezzo della vegetazione intorno allo specchio d’acqua. Resta il fatto che se il dispositivo fosse stato riattivato in questi giorni risulterebbe comunque dai tabulati in corso. Tutti tasselli da ricomporre, quesiti posti dalla famiglia Miccio che attendono una risposta. Tutto ora è in mano oltre che alla Procura di Firenze anche al pool di esperti del gruppo Mazzini di Padova, incaricati dai parenti di Jennifer per fare piena luce sul tragico episodio della notte di ferragosto. "Non escludiamo nessuna ipotesi — commenta l’avvocato civilista del gruppo Mazzini, Roberta Brigato che ieri pomeriggio ha partecipato insieme ad altri componenti del team, ai funerali di Jennifer Miccio nella chiesa di Mercatale di Vernio —. Abbiamo incontrato la mamma della giovane donna ma non abbiamo ancora parlato dei dettagli. In questo momento le indagini sono blindate quindi non riusciamo a trovare riscontri di alcun genere. Certo è, che a noi interessa capire soprattutto la causa della morte, come è avvenuta e il quadro che ha portato a questo. Sappiamo i dubbi della famiglia e cercheremo di risolverli". Intanto la procura fiorentina è in attesa dei riscontri sui tabulati telefonici dei cellulari dei due giovani anche se per il sostituto procuratore Gianni Tei il caso è praticamente chiuso.

Michela Monti