I turisti ci danno i voti (e ci salvano). Ma che rabbia quei negozi chiusi

Cosa piace: Duomo, Castello e vivibilità. I più critici? I tedeschi

Turisti in centro storico (Attalmi)

Turisti in centro storico (Attalmi)

Prato, 18 agosto 2016 - Alla fine dei conti, la media dei voti supera la sufficienza. Pagelle (virtuali) alla mano, abbiamo cercato di capire se e quanto i turisti che passano o si fermano a Prato ne sanno delle strade in cui camminano con il naso all’insù e degli edifici che vedono. Quale sia la prima impressione, il colpo d’occhio a poche ore dallo sbarco dai lunghi pullman. Il ventaglio di turisti che abbiamo incontrato ieri mattina nel tragitto da piazza Duomo a piazza del Comune, fino a piazza delle Carceri, è variopinto. Molte famiglie, in numero di gran lunga superiore rispetto alle coppie di amici o fidanzati che comunque sono presenti e sbucano tra i vicoli del centro. Cacciatori d’arte (più che di Pokemon, per fortuna) che si muovono al seguito di mappe e cartine della città.   Il giudizio che abbiamo ricevuto – chiedendo di rispondere ad alcune domande-tipo – non è stato unanime, ma si è contraddistinto per alcuni picchi in negativo o in positivo, senza una vera via di mezzo. Stefano, da Lodi, apre le danze: «Sono venuto a trovare un amico che lavora qui, mentre lo aspetto visiterò il Duomo e il Castello dell’Imperatore. Lato positivo la pulizia, quello negativo la solitudine delle serrande chiuse». Il primo gruppo che abbiamo incontrato è composto da una famiglia proveniente dalla Polonia: padre, madre, due ragazzi e una nonna al seguito. «Siamo arrivati qua in macchina – spiega la signora, che mastica più inglese degli altri familiari – Da stamani (ieri, ndr) abbiamo già visitato il Duomo e il museo Opera del Duomo. La città è bella anche per viverci e credo che ci torneremo. Un voto da 1 a 10? Beh, 10 senza dubbio». Molte delle persone che abbiamo fermato – sia italiani che stranieri – hanno ammesso di aver inserito la tappa pratese in un più esteso «tour della Toscana». E’ inutile negarlo, la vicinanza con Firenze e Pistoia aiuta. Ma non basta. «Siamo stati qui cinque giorni, abbiamo fatto base a Prato per poi spostarci a Lucca e Firenze – spiega una famiglia di tedeschi, tutt’altro che soddisfatti – Peccato che sia impossibile fare shopping, che tutti i negozi siano chiusi e spesso lo siano anche i luoghi storici. Il voto è un 3».   Le coppie di fidanzati e di amici sono le più spensierate, pronte a cogliere l’opportunità di scoprire uno scorcio caratteristico piuttosto che fare una puntata al Duomo o al Castello dell’Imperatore. Quest’ultimo ha raccolto il maggior numero di consensi, tra gli intervistati. «Di Prato ci piace tutto – spiegano Marta e Juan, da Saragozza – E’ molto intima. Rispetto a Pistoia forse ci sono meno monumenti, ma il centro storico è carino e pulito. Voto 8». Quella del tour panoramico è una formula che piace: «Siamo appena arrivati, ma il colpo d’occhio è positivo. Ci ha incuriosito la ricchezza di tipicità gastronomiche e di vini pregiati – spiegano Valentina e Matteo, di Treviso – Questo è il nostro secondo giorno qui. Dopo essere stati tra Poggio a Caiano e Artimino, andiamo alla scoperta di questa bella città vicina a Firenze e così diversa. Unico neo, è un po' tutto chiuso: negozi, bar e ristoranti. Peccato, voto 7». «Da Milano il richiamo della Toscana è forte e andare subito a Firenze ci è sembrato troppo scontato – dicono Giulia e Mattia – Andremo a Palazzo Pretorio, poi al Duomo».