Al Pecci Peter Walker l'architetto del National 9/11 Memorial

Appuntamento martedì del 23 maggio. L'architetto illustrerà una galleria dei suoi progetti

Peter Walck

Peter Walck

Prato, 20 maggio 2017 - Peter Walker, una delle figure più note e attive nel mondo dell’architettura contemporanea, co- fondatore con Hideo Sasaki del celebre studio SWA, sarà ospite del Museo Pecci a Prato, il 23 maggio, per svolgere la conferenza conclusiva della quarta edizione di Open session on landscape, promossa dal dottorato di Ricerca in Architettura del Paesaggio dell’Università di Firenze, dalla Fondazione degli Architetti di Firenze e dall’Ordine degli Architetti di Prato e dal Consorzio Uniser di Pistoia. L’eccezionale location prescelta dall’Ordine degli Architetti di Prato, all’interno di uno dei musei di arte contemporanea di eccellenza nel panorama mondiale, si coniuga perfettamente con l’essenza dell’opera di Peter Walker; Egli è infatti rappresentante del progetto minimalista la cui filosofia si riassume nella seguente espressione: “L’essere di un oggetto risultato di un’idea artistica rappresenta ciò che esso è”.

Nel corso della conferenza Peter Walker illustrerà una galleria dei suoi progetti accompagnata dall’illustrazione del suo pensiero che ha saputo intrecciare e integrare in ciascuna opera l’attenzione per gli aspetti ecologici e paesaggistici con un riferimento costante all’arte, nella ricerca di una raffinata semplicità, bellezza e funzionalità. Vale la pena ricordare che tra i lavori più importanti realizzati negli ultimi anni si contano il Millennium Park, realizzato in occasione dei giochi olimpici di Sidney, la piazza del Sony Center a Berlino, la Seitama Plaza in Giappone, che ha ricevuto il premio Asla nel 2004 e il celebre National 9/11 Memorial, realizzato insieme a Michael Arad sul sito del World Trade Center distrutto dall’attentato terroristico di New York nel 2011.

Peter Walker ha svolto un ruolo essenziale nella strutturazione della Graduate School of Design della Harvard University, dirigendo contemporaneamente il Dipartimento di Architettura del Paesaggio e il programma di Progettazione Urbana della stessa Università, facendola divenire in pochi anni uno dei poli universitari di eccellenza mondiali. Peter Walker ha espresso in numerose occasioni la sua critica al modernismo affermando che” esso deve ancora sviluppare un corpo articolato di teoria paesaggistica, dal momento che lo spazio aperto e il sistema naturale in città sono sempre stati considerati come spazio quantitativo e vuoto, all’interno dei quali strutturare edifici” , in questo modo ha denunciato la mancanza di una concezione progettuale che svaluta la qualità formale e trascura la funzione dello spazio aperto come un ambiente neutro.

In questa visione, il minimalismo, secondo il grande architetto americano, non significa riduttivismo, ma anzi apre una linea di indagine che può guidarci attraverso alcune delle difficili transizioni del nostro tempo. Influenzato dai due maggiori movimenti artistici degli anni ’60, il minimalismo e la pop art, Peter Walker, ha costruito con mezzi semplici una nuova teoria progettuale del giardino pubblico e dello spazio aperto, in questo contesto dunque, afferma Peter Walker, il minimalismo suggerisce un approccio artigianale di successo per affrontare due dei problemi più critici dell’epoca moderna: la progressiva riduzione delle risorse naturali e il progressivo incremento esponenziale dei rifiuti. Secondo Peter Walker lo spazio aperto nella società moderna è egualmente importante e probabilmente ancora più cruciale, dal punto di vista civico e culturale, rispetto allo spazio interno agli insediamenti.