Opera lirica, storia locale e caro libri. I progetti a misura di studenti

L’iniziativa della Provincia è rivolta ai ragazzi delle superiori

Lo scorso anno, grazie a questo progetto,  gli studenti delle superiori andarono alla Scala di Milano per assistere alla «Cena delle beffe»

Lo scorso anno, grazie a questo progetto, gli studenti delle superiori andarono alla Scala di Milano per assistere alla «Cena delle beffe»

Prato, 24 ottobre 2016 - Musica lirica, rispetto delle donne e contrasto al caro libri. Partono da qui i progetti promossi dalla Provincia nelle scuole superiori della città. Alle iniziative si è aggiunto proprio ieri l’accordo - in partenza da gennaio - siglato dal presidente Matteo Biffoni con Anci, per sensibilizzare gli adolescenti contro la ludopatia. Per combattare il caro libri e aiutare le famiglie più bisognose saranno stanziati 10mila euro da destinare all’acquisto di testi da dare in comodato gratuito agli studenti in partenza dal prossimo anno. Il finanziamento provinciale sarà utilizzato appunto per dotare gli istituti di volumi che saranno utilizzati dai ragazzi per studiare e restituiti a fine anno.

«Nonostante i gravi limiti di bilancio la scuola resta una priorità - interviene Paola Tassi – I progetti ampliano non solo l’offerta formativa degli istituti e consentono agli studenti di appropriarsi della storia del loro territorio ma puntano a diminuire la dispersione scolastica». E’ promosso da Orizzonti Armonici - con il patrocinio di Provincia, Comune e della Camerata - il progetto rivolto agli studenti che intende avvicinarli al mondo della musica classica e all’opera lirica. L’iniziativa comprende l’organizzazione di lezioni-concerto, spettacoli didattici oltre alla realizzazione di mostre ed eventi di carattere musicale. «Il primo spettacolo che realizzeremo è ‘Sogno di una notte di mezza estate’ che vede protagonisti i pianisti Roberto Prosseda e Alessandra Ammara», anticipa Filippo Coralli di Orizzonti Armonici.

Infine un progetto dedicato alla donne e alla storia: nel 1917 Teresa Meroni, insieme a centinaia di donne impiegate negli opifici della Val di Bisenzio, compie una marcia in nome della pace e percorre tutta la valle per chiedere parità fra uomini e donne, pace e libertà fondamentali. Il finanziamento consentirà di realizzare percorsi specifici diversificati in base agli indirizzi, con laboratori e uno studio con ricerche in archivio sul ruolo delle donne, sul lavoro nella Val di Bisenzio e sulla conoscenza del territorio. Il progetto è promosso dalla Fondazione Cdse insieme ai Comuni della Val di Bisenzio e di Prato. «Un evento memorabile che è importante venga conosciuto e valorizzato dalle nuove generazioni», conclude Luisa Ciardi della Fondazione Cdse.