Case-fabbrica illegali, più facile segnalarle. Adesso arriva un numero verde

Risponderanno i tecnici Asl di via Lavarone e sarà attivo tutti i giorni

Un blitz all’interno di un capannone gestito da orientali (foto Attalmi)

Un blitz all’interno di un capannone gestito da orientali (foto Attalmi)

Prato, 19 novembre 2017 - Un numero verde per segnalare i casi sospetti di case-fabbrica o laboratori fantasma. E’ quello che ha deciso di istituire la Regione Toscana (il numero da chiamare sarà comunicato nei prossimi giorni) nell’ambito dei controlli "Lavoro sicuro" creato ad hoc dopo il rogo di via Toscana nel dicembre del 2013. Un progetto che in tre anni e mezzo ha portato alla luce molte situazioni di illegalità nel distretto, soprattutto in aziende gestite da cittadini cinesi. Problema che, però, non è stato affatto debellato ma anzi, dopo l’incendio alla Tignamica dell’agosto scorso nel quale hanno perso la vita due operai cinesi, ha sollevato un problema ben peggiore: quello delle case trasformate in fabbriche che operano nella totale illegalità, nell’ombra e in assenza di qualsiasi cautela in materia di sicurezza. Bombe pronte a esplodere.

IDopo il rogo alla Tignamica, è emersa la difficoltà a intervenire nelle abitazioni private perché i tecnici Asl, ma anche le forze dell’ordine, non possono entrare se non sono in possesso di un mandato di perquisizione. D’altrone non si tratta di ditte. E’ a questo punto che i cittadini svolgono un ruolo fondamentale come prime sentinelle sul territorio.

Gli appelli delle istituzioni si sono sprecati in questi due mesi e mezzo: "I cittadini devono segnalare le situazioni sospette". Ed ecco che la Regione per facilitare il compito di vicini di casa ha istituito un numero verde attivo dal lunedì al venerdì 800.017.835.

A rispondere saranno gli stessi tecnici dell’Asl di via Lavarone, quelli del progetto Lavoro sicuro che operano dagli uffici a supporto dei colleghi che intervengono nelle ditte per i controlli. Un’operazione a costo zero, secondo i promotori dell’iniziativa. Ogni segnalazione verrà verificata dai tecnici e, prima dell’intervento, sarà informata la procura che deciderà chi mandare: potrebbero essere gli stessi tecnici Asl oppure le forze dell’ordine a seconda della gravità della situazione. Occhi e orecchi aperti perché ogni indicazione da parte dei cittadini potrebbe diventare fondamentale per combattere il fenomeno dell’illegalità che mette a rischio non solo i lavoratori ma anche chi gli sta attorno.

Laura Natoli