Prato (Poggio a Caiano), 21 gennaio 2017 - Una trappola per catturare un cinghiale e poi l’abbattimento a cura della polizia provinciale. Se gli esami sulla carcassa dell’animale daranno esito positivo, la carne verrà donata in beneficenza. A Poggio a Caiano, quasi a ridosso del centro, c’è stato il primo intervento della polizia provinciale coordinata dal comandante Michele Pellegrini. L’ungulato è stato attirato in una trappola con del cibo, nella zona fra via Lombarda e via Brunelleschi. Da alcuni mesi c’erano state segnalazioni di cinghiali vaganti nella zona industriale di Candeli ma anche a ridosso del parco del Bargo.
I cinghiali spinti dalla fame scendono da Artimino e da Carmignano e in tarda serata, ma anche in piena notte, scorrazzano per le strade. C’erano state diverse aggressioni a cani nei giardini e il rischio di incidenti è sempre dietro l’angolo con questi animali. La preoccupazione del Comune riguarda soprattutto quella degli incidenti stradali. L’abbattimento è previsto anche per i danni alle coltivazioni e ai vigneti ma questo non è il caso di Poggio.
«Il sindaco Martini – spiega Michele Pellegrini – ha fatto richiesta alla Regione Toscana per attivare un piano di abbattimento per tutelare l’incolumità pubblica. La Regione l’ha autorizzato e i colleghi di Firenze ci hanno fornito questo tipo di trappola di cui noi ancora non disponiamo. Il problema dei cinghiali che per fame si avvicinano alla città è serio: basti pensare che a Firenze sono posizionate una ventina di trappole. Un abbattimento col sistema della caccia, cioè realizzando un’altana dove attirare il cinghiale, non era possibile a Poggio perché la zona è un centro abitato». La cattura e l’abbattimento sono andati a buon fine e la polizia provinciale continuerà a monitorare la zona. Il sindaco ha ringraziato Pellegrini e la sua squadra ed ha chiesto, se le analisi sulla carne dell’animale non riscontreranno anomalie che dopo la macellazione sia data in beneficenza.