Legambiente incorona Prato e Terni città più a misura di animali

Rapporto annuale 'Animali in città': il livello 'ottimo' nei servizi è raggiunto solo da Prato e Terni. Ma l'associazione avverte: "Si deve fare di più"

A spasso per la città con i cani (Cristini)

A spasso per la città con i cani (Cristini)

Prato, 10 aprile 2015 - Prato e Terni isole felici per i nostri amici animali. E' quanto emerge dal nuovo rapporto di Legambiente 'Animali in città', il quarto diffuso dall'associazione che traccia in linea generale un quadro piuttosto desolante dei servizi dedicati in città agli animali. I dati presi in esame da Legambiente fanno riferimento alle attività dei Comuni capoluogo e delle Aziende sanitarie locali per gli amici a quattro zampe (dati ottenuti su 85 capoluoghi pari al 77%, e 74 aziende sanitarie locali cioè il 50%).

Su scala nazionale, il 90% dei comuni italiani ha un assessorato dedicato agli animali e l'82% delle aziende sanitarie ha il canile sanitario o l'ufficio di igiene urbana veterinaria. Ma il 59% delle città offre ancora servizi e informazioni insufficienti. Soltanto il 35% delle città è sufficiente, il 3,5% arriva a buono, il 2,5% a ottimo, come, appunto nel caso di Terni e Prato. Tra le aziende sanitarie migliori, 22 su 74 arrivano alla sufficienza (30%); 13 sono buone (17,5%) - tra cui Firenze e la Ausl Umbria 2. Legambiente però avverte: si deve «fare di più, le politiche diventare patrimonio diffuso». C'è una «grande» differenza tra città e aziende sanitarie delle regioni: «la spesa pubblica dichiarata dagli 85 comuni è di 27.083.871 di euro nel 2013, con un costo medio di 1,74 euro a persona»; la stima della spesa a carico delle aziende sanitarie locali per il 2013 si aggira intorno ai 151.956.670, in media 2,5 euro a testa.