BpVi, Zonin blinda il suo patrimonio

L’ex presidente ha trasferito ai figli l’impero del vino da 186 milioni di euro di fatturato

L’ex presidente della BpVi, Gianni Zonin

L’ex presidente della BpVi, Gianni Zonin

Prato, 27 giugno 2016 - Mentre un esercito di risparmiatori, tra cui molti pratesi, sta ancora contando i danni scaturiti dal crollo delle azioni BpVi, titoli sui quali centinaia e centinaia di persone avevano investito per aumentare il proprio patrimonio, l’ex presidente della Banca Popolare di Vicenza, Gianni Zonin, ha messo al riparo il suo, di patrimonio, trasferendo ai tre figli le quote dell’azienda di famiglia, un vero e proprio impero del vino.

Il fatturato della società infatti si aggira sui 186 milioni di euro e Zonin, colto da un più che comprensibile timore di veder sfumare tutto, ha visto bene di intestare ogni cosa agli eredi, che così adesso sono i proprietari a tutti gli effetti dell’impero di famiglia. Intanto la Banca Popolare di Vicenza, ormai targata Fondo Atlante dopo l’acquisizione massiccia delle scorse settimane, il prossimo 7 luglio provvederà alla nomina del nuovo consiglio di amministrazione. Il management di fresca nomina avrà subito una questione spinosa sulla quale lavorare, ovvero la richiesta di danni ai vertici ritenuti corresponsabili della precedente, disastrosa gestione.