Migranti e accoglienza, Biffoni: "Ipotesi caserme? Percorribile"

"Nessuno vuole caricarle con numeri esagerati, né creare dei ghetti. Ma sono convinto che le caserme possano essere punti di appoggio e di smistamento"

Il presidente Matteo Biffoni

Il presidente Matteo Biffoni

Prato, 27 aprile 2015 - «Gli arrivi continuano senza sosta e non mi nascondo che il tema dei migranti è sempre più complesso, anche rispetto ai numeri, che fanno quasi impressione. Tuttavia il fatto che il governo segua il tutto con molta attenzione è apprezzabile e quindi non posso che ringraziarlo per questo. Credo poi che quella delle caserme sia un'ipotesi di lavoro decisamente percorribile, soprattutto ora, in cui serve accoglienza per alleviare la pressione sulle zone degli sbarchi». Matteo Biffoni, sindaco di Prato e delegato Anci sull' Immigrazione, dice ancora la sua sui lavori in corso per garantire la migliore accoglienza possibile per i migranti, soprattutto in vista della riunione della cabina di regia del 7 maggio al Viminale.

«In questi giorni si è parlato del possibile arrivo di risorse dall'Ue: intanto rilevo con soddisfazione che sull'immigrazione le risorse, anche in questo caso grazie al governo, ci sono e ci sono sempre state, anche se è chiaro che ne servirebbero di più» Tornando alle caserme, il primo cittadino toscano allontana lo spettro della possibile nascita dei ghetti, sollevato da qualche parlamentare, rassicurando sul fatto che «nessuno vuole caricarle con numeri esagerati: vorrei ricordare senza polemica che il centro Cara di Mineo - sottolinea Biffoni - è quasi diventata una città, e a fronte di ciò sono convinto che le caserme possano essere punti di appoggio e smistamento, come ha spiegato già il presidente dell'Anci Piero Fassino». Rispetto ai dubbi avanzati pochi giorni fa dalle Regioni sulla scarsità delle caserme utilizzabili, Biffoni aggiunge e rilancia, spiegando che «uno screening si farà ma questo è un tema vero perché in questa fase possono essere uno snodo più agile e semplice. Sul possibile utilizzo delle scuole - conclude - la situazione credo sia un pò più complessa, anche se io ho la fortuna di vivere in un territorio dove queste si aprono e non si chiudono».