"Al pronto soccorso per un’urgenza. E intanto mi hanno rimosso l’auto"

Agente immobiliare racconta la sua odissea al Santo Stefano

Pietro Villani

Pietro Villani

Prato, 20 aprile 2015 - "Non sono mai stato superstizioso, ma dopo questo episodio che mi è accaduto venerdì 17 potrei anche ricredermi ed iniziare ad esserlo". Pietro Villani, presidente pratese di Fiaip (Federazione italiana agenti immobiliari professionali), ironizza su quello che che gli è capitato al Santo Stefano. E con il senno di poi, le ragioni per diventare superstizioso possono essere anche giuste: ricoverato in osservazione all’ospedale per un dolore sospetto al petto si è visto rimuovere l’auto, con la quale era andato in pronto soccorso, dal carroattrezzi ed è stato costretto a sborsare 100 euro per riaverla indietro.

Andiamo per ordine con una storia che evidentemente potrebbe capitare a chiunque abbia bisogno di rivolgersi all’ospedale per motivi urgenti.

"Venerdì mattina alle 5 mi sveglio con un forte dolore al petto e al braccio sinistro. Abito da solo, non ho perso tempo perché ho temuto che fossero sintomi legati ad un probabile infarto– racconta il protagonista dell’assurda storia – sono saltato in macchina e ho raggiunto rapidamente il ‘Santo Stefano’. Ho lasciato l’auto in sosta nel parcheggio adiacente al pronto soccorso, proprio sotto al cartello che indica il disco orario con una permanenza massima di un’ora.

All’accettazione ho informato non solo del mio malessere, ma mi sono preoccupato di avvertire che avevo lasciato l’auto in sosta nello spazio con disco orario e che ero arrivato da solo al pronto soccorso. Ho chiesto se ci fossero dei problemi a lasciarla lì: mi è stato fatto capire che non sarebbe successo niente. Durante la mattinata, dopo le visite, vado più volte dall’infermiere, che si trovava dentro al box, per ricordargli della mia auto. Vengo rassicurato che è consuetudine che prima che venga rimossa un’auto, le guardie passano dal pronto soccorso per sapere di chi è quella macchina, se è di qualche paziente in urgenza. Purtroppo della mia macchina nessuno ha chiesto la targa... Preoccupato, mi sono affacciato ad una delle finestre e ho visto che la mia auto non c’era più. Solo allora ho saputo che nel casottino all’ingresso della sala d’attesa c’è un dipendente che entra in servizio alle 9 e al quale avrei dovuto dire della mia macchina... ma io sono entrato al pronto soccorso poco prima delle 6... Dobbiamo sentirci male solo in orari stabiliti?".

Con questo peso sul cuore, in aggiunta al malessere, Villani è stato ricoverato per tutta la notte in osservazione fino alle 14,30 di sabato. "Ho dovuto cercare qualche amico che mi venisse a prendere. Prima di lasciare l’ospedale sono passato dal casottino ho ringraziato tutti per il servizo reso e l’unica cosa che mi è stata data dalle guardie giurate, che devono chiamare il servizio di rimozione quando ci sono mezzi parcheggiati male, è stato il bigliettino del carroattrezzi intervenuto. Per riscattare la macchina ho dovuto pagare rimozione e custodia: 100 euro".

Sara Bessi