San Miniato nel futuro, la rete wifi promossa, ma con riserva

In diverse piazze è possibile usufruire di una connessione di due ore. Abbiamo testato la potenza del segnale

Uno smartphone (Ansa)

Uno smartphone (Ansa)

Pontedera, 3 agosto 2015 - Connessione wi-fi, un servizio ormai irrinunciabile, specialmente nelle città turistiche. Il centro storico di San Miniato, dove in questi giorni i turisti non mancano, offre la possibilità di avere una connessione a internet per due ore a partire dal momento in cui si effettua l’accesso al portale. Il login avviene in modo semplice e intuitivo da qualsiasi dispositivo mobile, basta accettare le condizioni di utilizzo per navigare tramite il servizio offerto da Freemax. Sul sito internet del Comune di San Miniato si legge che i punti per la connessione alla rete wi-fi si trovano in sette location: Piazza Eufemi, Piazza Grifoni, Piazza del Popolo, Loggiati di San Domenico, Piazza Bonaparte, Piazza Duomo e Piazza XX Settembre.

Oltre a queste ci sono anche due zone al coperto, la biblioteca e la sala del consiglio comunale, che danno la possibilità di connettersi alla rete. Il servizio, che è stato lanciato due anni fa, è stato messo sotto accusa diverse volte, anche nei mesi scorsi. Abbiamo fatto un test nelle diverse piazze e, ad oggi, il servizio ha superato quasi tutte le criticità.

A volte per avere una connessione più veloce occorre posizionarsi sotto l’apparecchio ma la copertura è buona. In piazza del Popolo e sotto i Loggiati la connessione non è ancora sufficientemente potente, in particolare in piazza del Popolo è comparsa più volte la scritta «Connessione al server persa», mentre nelle altre piazze, frequentate soprattutto dai turisti, il servizio per fortuna funziona. Resta invece fuori Piazza Eufemi, davanti all’Itc Cattaneo, dove il wifi non è più disponibile e, infatti, non compare nessuna connessione alla rete San Miniato Wi-fi in quella zona.

L’assessore con delega alle nuove tecnologie David Spalletti chiarisce la faccenda: «In piazza Eufemi, di fatto, non abbiamo mai attivato la wi-fi anche se inizialmente doveva essere una delle postazioni coperte dalla rete. Poi, anche di comune accordo con l’Istituto Cattaneo, abbiamo deciso di non attivare il servizio». Per le altre location, invece, il problema è di portata più ampia: «Abbiamo migliorato il servizio, ma possiamo fare ben poco se il segnale della banda larga non è adeguato. Fino a che non verranno fatti investimenti concreti in questo settore- afferma Spalletti- la connessione non potrà raggiungere la velocità che ci aspettiamo».

Johara Camilletti