"Troppi furti, così rischio di chiudere": la rabbia di un imprenditore

Tre colpi in 40 giorni nell’azienda ReRiT, parla Leonardo Marchetti

IL BILANCIO A sinistra, Leonardo Marchetti verifica i danni

IL BILANCIO A sinistra, Leonardo Marchetti verifica i danni

Pontedera, 28 luglio 2015 - "Se continua così bisogna che chiuda: tre furti in quaranta giorni e danni superiori ai 15mila euro". Leonardo Marchetti, imprenditore di lungo corso, e titolare della Re.Ri.T. Srl, società di recupero, trattamenti e commercializzazione d’inerti – l’unica autorizzata nel settore nel Comune di San Miniato – è disperato: «Tutte e tre le volte mi hanno portato via una media di 400-500 litri di gasolio – spiega –. Ma il primo colpo, quello commesso nella notte tra il 9 e il 10 giugno scorso mi hanno ripulito di tutti gli attrezzi, perché hanno forzato le porte dei container ed hanno portato via quanto più materiale possibile". Tra questi: trapani, molte, saldatrici, fari alogeni, una serie di chiavi, una levigatrice, pompe ad immersione, tute dal meccanico, stivali ed altri arnesi.

I ladri sono tornati pochi giorni dopo. Siamo dopo la metà di giugno e in azienda si verifica un altro furto con scasso: devastate la macchinetta delle bibite e quella del caffè per un bottino da 15 euro, rubate le gomme del fiorino, una casa di ricambi, olio per motore e una scatola con un gruppo di registrazione di telecamere da istallare. Sono arrivati ancora prima i ladri della videosorveglianza. L’ultimo furto – denunciato da Marchetti ai carabinieri – è di domenica 19 luglio: in questo caso l’obiettivo era il gasolio dai messi parcheggiati nel piazzale. Infatti hanno rubato 200 litri dalla pala meccanica, 150 litri dal camion e 50 litri dal muletto.

"Non ne posso più – spiega Marchetti –. Così non è più possibile andare avanti, se si considera che con la crisi che attanaglia l’edilizia stiamo lavorando al minimo. Devo dire che finché qui in sosta vicino alla nostra azienda c’è stato un giostraio molto conosciuto in zona, non abbiamo mai subito furti o atti vandalici. La sua presenza è stata un deterrente e nessuno si avvicinava. Da quando lui è andato via, qui siamo in balia del buio e dei ladri». «Non voglio dire che non ci sono i controlli – conclude Marchetti –. So benissimo che tenere a bada un territorio tanto grande in un momento come questo sia impossibile. Però dico anche che per noi andare avanti in questo modo è diventato un dramma. Metterò anche le telecamere, ma riuscirò a fermare i ladri che sono venuti a trovarmi tre vole in una manciata di giorni? Sono molto arrabbiato, demotivato e deluso".

L’azienda paga l’affitto al Comune. Prima la ditta era a Ponte a Egola. Da un anno si è trasferita a San Miniato.