Treni bloccati, i viaggiatori insorgono: «Abbiamo perso ore di lavoro»

Caos alla stazione di Pontedera: una mattinata di disagi in attesa dei bus sostitutivi

RABBIA Lunghe code alla stazione di PontederaRABBIA Lunghe code alla stazione di Pontedera

RABBIA Lunghe code alla stazione di PontederaRABBIA Lunghe code alla stazione di Pontedera

Pontedera, 21 maggio 2015 - Cinquecento persone nella sola mattinata, con momenti di alta tensione tra le 7.30 e le 11.30: più di una volta è stata sfiorata anche la rissa. La stazione di Pontedera è finita nel caos dopo la soppressione dei treni, dovuta alla fuoriuscita di carburante dall’oleodotto che collega il deposito di Livorno con Calenzano, che ha letteralmente bloccato i treni tra Pontedera ed Empoli. Le Ferrovie hanno cercato di ovviare al problema mettendo a disposizione dei viaggiatori degli autobus sostitutivi, presi appunto d’assalto. «Due autobus non sono sufficienti», hanno tuonato delle studentesse in coda da una ventina di minuti. In molti hanno perso ore di lezione, di lavoro e qualcuno addirittura l’appello ad un esame. «Ci hanno dato le bottigliette dell’acqua durante l’attesa – hanno raccontato Paola Copello e Diana Otonaiya –. Bisogna dire che la macchina dell’emergenza (carabinieri, protezione civile, vigili e polizia locale, Ndr) ha funzionato in modo eccellente. Siamo rimaste bloccate nel tentativo di raggiungere Siena. La situazione è drammatica, ma le forze dell’ordine ci hanno assistito in modo impeccabile». In molti però si sono lamentati per le poche corse e per la frequenza, ritenuta «inadeguata» perché «nessuno capisce quando passerà il prossimo mezzo e se questo farà le fermate intermedie».