L'ultimo concerto del maestro organista. Muore dopo le prove in Chiesa

Stroncato da un malore Alessandro Viti, il musicista-filantropo

Alessandro Viti, il maestro di musica morto ieri a 50 anni

Alessandro Viti, il maestro di musica morto ieri a 50 anni

Pontedera, 30 agosto 2014 - LA MUSICA era la sua passione e il suo lavoro. Per questo era molto conosciuto, in Valdera e non solo. Suonava l’organo nelle chiese di Lari, Cascine di Buti, San Giuseppe a Pontedera e Casteldelbosco. E ieri mattina, al termine delle prove nella parrocchiale di Santa Maria Assunta e Leonardo a Lari, Alessandro Viti, 50 anni, è morto improvvisamente mentre stava camminando in via Diaz, a cinquanta metri dalla chiesa da dove era appena uscito dicendo alle persone che erano con lui che doveva andare a un appuntamento. Alcuni testimoni raccontano di aver visto l’uomo appoggiarsi a un muro. «Mi sento male», queste le ultime parole di Alessandro Viti prima di cadere a terra privo di sensi. In pochissimi minuti sono arrivati i volontari della Misericordia di Lari che hanno provato a far ripartire con il defibrillatore il cuore del cinquantenne maestro di musica.

MA NON c’è stato niente da fare, neppure con più scosse. Poco dopo anche il medico del 118 ha provatoa rianimare l’uomo, ma dopo interminabili e drammatici minuti i soccorritori si sono dovuti arrendere. Viti, che abitava in via del Poggio a Lari, lascia la moglie Paola Batini e un figlio di 14 anni. La morte di Alessandro Viti ha destato profonda commozione non solo a Lari ma in tanti altri paesi della Valdera dove il cinquantenne era molto conosciuto per la sua attività di insegnante di musica ma anche come organista in alcune chiese. Alla parrocchiale di San Giuseppe in tanti lo ricordano suonare alla messa domenicale delle 10 e nelle funzioni liturgiche più importanti dell’anno come le messe solenni di Natale e Pasqua. «Ho preso un impegno suonando in chiesa — ripeteva sempre —. Un impegno con Gesù». Un uomo perbene, buono, che si occupava molto degli altri, in particolare dei più bisognosi. Come quando salvò dalla strada un senzatetto registrandolo come residente in casa sua in modo da fargli ottenere dal sindaco un posto in una casa di risposo. Generoso e altruista, dal cuore immenso. Così lo ricorda Sandra Volpi, commerciante di Lari. Nel luglio scorso La Nazione aveva dedicato un servizio su un’iniziativa che Viti stava organizzando per aiutare una signora di colore, che per un certo periodo ha fatto la badante del padre di Sandra Volpi e che era rimasta senza lavoro.Voleva aiutare la mamma, senegalese, a far venire in Italia la sua bambina che ha bisogno di cure per un problema cardiaco. Era stato proprio Alessandro a coinvolgere in questo progetto associazioni, parrocchie e singole persone. «Insegnerò a Fatù a cantare, è molto intonata», diceva Alessandro Viti. I funerali domani alle 17 nella chiesa di Lari. La sentirà cantare dal Cielo e sicuramente continuerà ad aiutarla anche da Lassù.