"Meningite, il contagio non è facile". In tanti all’assemblea con gli esperti

San Miniato, i medici rassicurano la popolazione dopo l’ultimo caso

Sabato sera, sala della Casa Culturale gremita per ascoltare i medici

Sabato sera, sala della Casa Culturale gremita per ascoltare i medici

Pontedera, 8 febbraio 2016 -  Il caso del 75enne di Ponte a Egola ricoverato in gravi condizioni all’ospedale San Giuseppe a Empoli per una meningite di tipo C sta destando non poche preoccupazioni. Sabato sera il direttore del dipartimento della prevenzione dell’Asl Gabriele Mazzoni ha incontrato i cittadini insieme al sindaco Vittorio Gabbanini per fornire tutte le informazioni relative alla profilassi e somministrare eventualmente la pasticca. L’annuncio è stato dato nella sala della Casa Culturale, gremita per il consueto appuntamento con la tombola.

Dopo l'intervento del sindaco e del dirigente moltissimi anziani si sono spostati nella sala che era stata allestita per la profilassi, tanti di questi anche solo per parlare con Mazzoni e i medici presenti per avere delle rassicurazioni visto il clima ormai da psicosi. Mazzoni però ha rassicurato i presenti: "Il contagio può avvenire solo con un contatto ravvicinato di circa mezzo metro, dunque non è così semplice ammalarsi. Per chi vuole stare tranquillo c’è comunque la possibilità di fare la profilassi che consiste in una pasticca di antibiotico. Non ha effetti collaterali ma la copertura della profilassi è di circa una settimana".

In realtà le profilassi veramente necessarie sono state fatte poco dopo il ricovero dell’uomo: "Sono state sottoposte alla profilassi almeno 50 persone tra familiari e conoscenti – spiega Mazzoni – e sono andato a cercarli personalmente a Ponte a Egola per agire in tempo". L’uomo di 75 anni però era piuttosto attivo e frequentava diversi luoghi, dalla Sala 78 a Ponte a Elsa, alla Casa Culturale di San Miniato basso fino al bar Eni a Ponte a Egola e per questo motivo non è stato semplice ricostruire tutti i contatti avuti.

Alla Casa Culturale a San Miniato basso era solito andare nel pomeriggio, a volte osservava gli altri giocare a carte, altre volte si spostava nella sala dei giornali per sfogliare i quotidiani o guardare la tv. Non frequentava mai il circolo nelle serate della tombola né si spostava nella sala del biliardo. «Il caso – afferma Mazzoni- è simile, per alcuni aspetti, a quello del 58enne di Fucecchio». E’ passato quasi un mese dal caso del fucecchiese ed è noto che l’uomo frequentasse San Miniato basso, in particolare un centro di yoga.

Due casi anomali che interessano una fascia d’età avanzata e che iniziano a far parlare della necessità di proteggere anche gli anziani benché al momento le indicazioni rimangano quelle di privilegiare la vaccinazione degli under 45.