Tenta una rapina colpendo la vittima con un posacenere

Marocchino incastrato dalle indagini tempestive dei carabinieri finbisce sotto processo a Pisa

Carabinieri alla stazione

Carabinieri alla stazione

Pontedera, 10 maggio 2016 - Qando arrivarono i carabinieri l’uomo, che aveva chiesto aiuto perché aggredito da un’extracomunitario, era dolorante, spaventato e sanguinava dal naso. Succede a Pontedera, nella zona della stazione, area della città che ha dimostrato criticità forti in fatto di sicurezza. L’aggressore aveva colpito al volto con un posacenere un uomo che aveva appena pagato il conto al bar , nel tentativo di rapinarlo. I fatti sono del 2013, esattamente del 20 giugno ed è stato chiamato a risponderne penalmente Bouchab El Edrissi, 59 anni, di nazionalità marocchina. Ma cosa accadde? La vittima aveva consumato al bar e stava pagando al gestore. Ma quando ebbe il resto in mano e si avviò all’uscita, c’era già chi aveva pianificato tutto. Scattò l’aggressione e il tentativo di appropriarsi del denaro contante che aveva visto passare dalle mani del barista a quelle dell’uomo che aveva scelto di aggredire. L’uomo si difese e l’aggressore si dette alla fuga. I carabinieri della stazione di Pontedera – ieri il maresciallo Granata è stato sentito in udienza davanti al collegio – ha riferito le circostanze dell’intervento e le indagini che furono condotte per arrivare all’identificazione dell’attuale imputato del processo. La vittima dell’aggressione seppe riferire ai militari dell’Arma una descrizione abbastanza precisa del soggetto che indirizzò i carabinieri nelle ricerche. Importante fu il riconoscimento attraverso le foto segnaletiche di alcuni soggetti che gli investigatori mostrarono all’aggredito il quale seppe – come ha sottolineato il maresciallo al collegio del tribunale di Pisa – riconoscere con ampia certezza l’attuale imputato tra i volti mostratigli. Così le ricerche furono ancora più incisive e in un bar, sempre della zona stazione di Pontedera dove aveva cercato di nascondersi, fu trovato il marocchino che i carabinieri denunciarono a piede libero per tanta rapina e lesioni personali. L’imputato è difeso dall’avvocato Massimo Parenti del foto di Pisa. Il prossimo ottobre sarà sentito un altro testimone e probabilmente si arriverà, nello stesso giorno, anche alla discussione e alla sentenza.