Ecco l’asfalto che "aspira" i gas di scarico

Ruspe al lavoro in strade e piazze del Pip di Gello. Progetto da oltre 2 milioni

I lavori

I lavori

Pontedera, 27 novembre 2015 - Il primo colpo di ruspa per diventare un’area produttiva ecologicamente attrezzata (Apea), quasi una città giardino in mezzo alle fabbriche, è partito ieri in via Toscana, una delle arterie principali della prima zona industriale di Pontedera nata quarant’anni fa e tuttora strapiena (per fortuna) di aziende di vario tipo e grado.

La ruspa ha cominciato a frantumare il dissestato selciato di via Toscana che entro un anno e mezzo avrà anche, come le strade consorelle, una pista ciclabile e un manto capace di assorbire i gas di scarico, alberatura sui lati, e così via. Saranno approntati anche i primi pannelli solari pubblici e saranno realizzati 4 parcheggi nelle vie Maremmana, Molise, Romagna e Campania. E proprio sulle strutture dei parcheggi saranno montati i pannelli solari, i primi di una serie che, si spera, potranno portare, se non proprio l’autosufficienza, quantomeno una forte presenza di energia creata in loco.

Tutto questo al costo di 2 milioni e 300 mila euro, di cui 1 milione di contributo regionale e il resto prelevato nelle casse comunali pontederesi.

«E’ IL PRIMO passo – ha detto il sindaco Simone Millozzi – per far diventare la prima zona industriale un’Apea. Ma il passo successivo avrà bisogno della compartecipazione finanziaria e organizzativa delle imprese qui insediate, che dal loro intervento trarranno un utile oltreché di migliore vivibilità anche di possibilità di accedere ai crediti riservate alle Apea».

«SIAMO soddisfatti di questo inizio dei lavori che attendiamo da anni – ha sottolineato l’assessore Matteo Franconi – e siamo sicuri che il risultato sarà importante». La conferenza stampa di presentazione del cantiere è avvenuta all’incrocio semaforico della via provinciale Ponsacco-Fornacette con via Toscana, vicino alla Taliani Ferro, fabbrica storica che lasciò il centro di Pontedera (era nella zona dell’attuale parcheggio multipiano e occupava l’area dove oggi sorge il Poliedro) per trasferirsi nella zona industriale da tutti chiamata «di Gello». Come poi hanno fatto molte altre e ancor più storiche aziende, come Crastan o il cordificio Marconcini. Zona molto ben collegata con la superstrada e che nel futuro potrebbe avere anche il vantaggio di una linea ferroviaria diretta per Livorno e il suo porto.

L’appalto da 2 milioni e 300 mila euro è stato vinto dalla ditta Operazione spa di Napoli che ha subappaltato gli interventi strutturali alla Fratelli Salleri di Pescia. Il responsabile del procedimento è l’architetto Marco Pasqualetti, la progettista e responsabile dei lavori è l’ingegner Ilaria Tedesco.